Classe straordinaria e grande senso del gol, Ruben Sosa è arrivato in Italia grazie all’intuizione della Lazio e ha vinto grazie al passaggio all’Inter. A Roma e a Milano ha lasciato il cuore: 4 anni in biancoceleste e altri 3 in nerazzurro, queste sono state probabilmente le due esperienze più importanti della sua carriera da calciatore. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, è tornato nella sua Montevideo. “Alleno giovani ragazzi” ci dice pochi istanti dopo aver risposto al telefono, “ma questa sera me la vedo anche da qui” – aggiunge. Il riferimento, ovviamente, è alla Supercoppa. Fischio d’inizio alle 20.00, a Riad andrà in scena Inter-Lazio e Sosa, intervenuto in esclusiva a Tag24, commenta il match.
Inter-Lazio, Sosa a Tag24
Il Napoli di mister Mazzarri che ieri sera, con un netto 3 a 0, ha battuto la Fiorentina rispedendo a casa la suqadra di Italiano è la prima finalista di Riad. Questa sera, sempre all’Al-Awwal Park, conosceremo chi sarà l’avversario degli azzurri per la finale di Supercoppa di lunedì. A sfidarsi saranno Inter e Lazio, con Simone Inzaghi ancora una volta diviso tra il suo passato, la fede calcistica, e il suo futuro. A dicembre, in campionato, non c’è stata storia e anche per questo i nerazzurri partono con i favori del pronostico. Ora Sarri però è convinto di potersela giocare diveramente. La Lazio ha ritrovato compattezza e serenità, è reduce da cinque vittorie consecutive e vuole dimostrare di essere tornata grande, magari battendo la formazione più forte di questa stagione. Per commentare Inter-Lazio, Ruben Sosa, che in carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto a Tag24.
Questa sera si giocherà la partita tra INter e Lazio, due squadre che tu conosci molto bene. Gara secca, senza possibilità di supplementari e secondo molti i nerazzurri sono i favoriti. Tu cosa ti aspetti?
“Quando si tratta di finali, di gare secche, la Lazio non può essere sottovalutata. Questa squadra è cresciuta tanto e ora sta bene. Quando sono arrivato io veniva dalla Serie B, ma ora è una realtà importante e in una partita da dentro o fuori è difficile individuare una squadra favorita. Sono convinto che Sarri avrà preparato la partita alla perfezione. E’ ovvio che l’Inter sia la squadra più forte, ma questo non vuol dire che sicuramente passerà il turno. Spero però, che quella di questa sera, possa essere una gara bellissima e divertente. Sono due squadre che giocano bene a calcio, chi farà più errori perderà il match”.
Ti aspetti una Lazio accorta e chiusa in difesa o una squadra che se la giocherà a viso aperto?
“La Lazio non mi pare una squadra capace di chiudersi in difesa. Sarri ha a disposizione calciatori di grande qualità, che hanno i piedi buoni e che possono mettere in difficoltà l’Inter. Giocheranno al massimo delle loro potenzialità per 90, 95 minuti, senza rintanarsi lì dietro. I nerazzurri, in fase offensiva, sono micidiali e i biancocelesti dovranno essere concentrati e non staccare mai la testa, ma se ti chiudi in difesa, con le caratteristiche dell’Inter, rischi di prendere 2 o 3 gol”.
La Lazio arriva da cinque vittorie consecutive e ha ritrovato entusiasmo, questo gioca a favore dei biancocelesti?
“Qualche mese fa mi è capitato di parlare della Lazio, una squadra che non giocava bene e che stava mettendo in dubbio anche la posizione del mister. Io avevo chiesto calma, ero sicuro che le cose si sarebbero ristabilite. Adesso questa squadra ha ricominciato a vincere, ha ritrovato allegria e serenità. La sfida contro l’Inter, di questa sera, arriva nel momento giusto”.
L’Inter di Inzaghi
L’Inter però è reduce da un grande percorso di crescita. Dalla finale di Champions League in poi, ha dimostrato di essere una squadra europea. E’ al livello dei top club?
“Credo proprio di sì. L’Inter è tornata ad essere il grande club che era un tempo. Questa squadra ha un grande allenatore. Ho conosciuto Inzaghi ai tempi della Lazio e so di che persona stiamo parlando. Conosce i capitolini e questa sera i biancocelesti dovranno affrontare una doppia partita: contro la squadra e contro il mister”.
Anche per lui, però, è una gara dal sapore particolare…
“Eh si, lo ha raccontato tante volte. E’ stato tantissimi anni alla Lazio e ha tanti amici a Roma. Per lui sarà ancora più difficile, ma è uno ambizioso e vorrà vincere a tutti i costi. E’ un allenatore molto preparato, intelligente, ha reso l’Inter ancora più forte. Per lui sarà testa o cuore”.
La nuova Supercoppa e il passato di Sosa
Ti piace questa nuova formula della Supercoppa, con l’eliminazione dei tempi supplementari?
“No, penso che sia più giusto mantenere i tempi supplementari. Perdere per un calcio di rigore è sempre brutto, mentre con l’extra time te la puoi ancora giocare. A quel punto subentrano anche la tenuta fisica e quella mentale. Da ex calciatore vi dico che preferirei giocarmi 30 minuti in più”.
Nella tua carriera hai giocato sia con la Lazio che con l’Inter. Come fai quando si affrontano? Per chi fai il tifo?
“Quando giocano contro non perdo mai (ride n.d.r). Sono due club a cui sono particolarmente legato. La Lazio mi ha portato in Italia, siamo passati dalla Serie B alla Serie A e ho segnato tantissimo con la maglia biancoceleste. Poi c’è stato il passaggio in nerazzurro e all’Inter, dove sono stato tre anni e ho vinto la Coppa Uefa. Penso che quella sia stata la squadra più forte con cui ho giocato nella mia carriera. Ho grandi ricordi di entrambe le mie esperienze”.