Il Caso Report arriva in Parlamento dopo le inchieste giornalistiche su Franco Meloni, padre della premier e sul padre del Presidente del Senato Ignazio La Russa. Il Gruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Vigilanza Rai ha fatto sapere di aver presentato un’interrogazione all’Amministratore Delegato Roberto Sergio e alla Presidente Marinella Soldi su quello che i parlamentari definiscono il “metodo Report”.
Non si placa la scia di polemiche suscitate dalla messa in onda dei servizi giornalistici basati sulle dichiarazioni di alcuni pentiti e sulla cui attendibilità si concentra adesso l’attenzione dei firmatari dell’interrogazione.
Fratelli d’Italia contro Report, interrogazione alla Vigilanza Rai dopo i servizi sui padri di Meloni e La Russa
“Abbiamo presentato un’interrogazione per sapere se l’utilizzo ricorrente di pentiti di mafia giudicati inattendibili dalla magistratura, che dopo qualche decennio fanno rivelazioni circa presunte rivelazioni su persone decedute, sia in linea con quanto stabilito dal Contratto di Servizio, che regola i rapporti tra lo Stato e la Rai”.
Chiedono i firmatari dell’interrogazione che parlano di un “metodo Report”. Ma in cosa consisterebbe questo “metodo”? Secondo i parlamentari di Fratelli d’Italia si utilizzerebbero le dichiarazioni di pentiti “giudicati inattendibili dai magistrati” su persone decedute e quindi impossibilitate a difendersi per “colpire indirettamente degli esponenti politici”.
Un “metodo” che sarebbe stato utilizzato, secondo Fratelli d’Italia, nei casi dei genitori della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e del Presidente del Senato Ignazio La Russa.
“È accaduto nel caso del padre del Presidente del Senato Ignazio La Russa, e nel caso del padre del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”
Nella nota diffusa da Fratelli d’Italia si parla di due servizi giornalistici speculari:
“c’è un pentito giudicato inattendibile dai magistrati che dopo decenni tira in ballo una persona deceduta, e quindi non in grado di controbattere, per colpire indirettamente degli esponenti politici. Per di più si sceglie di non dare conto al pubblico dell’inattendibilità dei pentiti intervistati”.
I parlamentari concludono la nota sostenendo che si sta
“assistendo al progressivo degradamento di una storica trasmissione, un tempo capace di fare delle vere e proprie inchieste, e oggi ridotta a costruire teoremi fine a se stessi, utili solo a spargere fango”.
Le reazioni, i parlamentari M5S in Commissione Vigilanza Rai: “Solidarietà alla redazione di Report”
Non si fa attendere la reazione del M5S secondo cui “FdI è allergica alle inchieste” e conferma “l’avversione del governo al giornalismo indipendente quando le inchieste non toccano loro”.
Lo scrivono in una nota gli esponenti pentastellati della Commissione di vigilanza Rai che esprimono solidarietà alla redazione guidata da Sigfrido Ranucci.
“E’ inaccettabile, tanto più se si attacca un programma che rappresenta la punta di diamante del giornalismo d’inchiesta. Esprimiamo piena solidarietà alla Rai e alla redazione guidata da Sigfrido Ranucci, certi che proseguiranno il proprio prezioso lavoro infischiandosene di simili bassezze”.