Cos’è il Belucistan? Si tratta di una regione geografica contesa tra Iran e Pakistan e riveste un ruolo chiave per gli equilibri politici del Medio Oriente. Qui si sono accese le tensioni nelle ultime ore con l’attacco missilistico da parte dell’Iran, ma nella zona ci sono state forti tensioni anche in passato.
In questo momento il Belucistan appare sempre più un’area strategica e anche la Cina, che finora ha rivestito un ruolo da mediatore tra Iran e Pakistan, potrebbe avere importanti interessi economici per la zona.
Cos’è il Belucistan: la posizione geografica e l’origine del nome
Il Belucistan è un’ampia fascia territoriale dell’Asia sud-occidentale ed è divisa tra Afghanistan, Pakistan ed Iran. L’area si estende dall’altopiano iraniano fino alla placca indiana e il Mar Arabico.
Nella zona abita prevalentemente una popolazione di etnia Beluci. È proprio da questo popolo, anche noto come Baloch, che il Belucistan prende il suo nome. Si tratta di una popolazione di origine iraniana che si trasferì nella parte ovest della regione all’incirca nel 1000 a.C..
Pare che questo popolo abbia assunto il nome Baloch al momento dell’insediamento in questo territorio. Ciò è giustificato dal fatto che sebbene fossero già noti prima di questa data, nelle fonti pre-islamiche non c’è traccia del termine Baloch o Beluci.
Oggi tutta la popolazione che vive nel Belucistan, circa 17 milioni di persone, è considerata di etnia Beluci sebbene non abbia conservato gli usi e i costumi originari e non parli neppure la lingua beluci. Nel Belucistan infatti gli idiomi più diffusi restano la lingua Pashto, quella persiana e il brahui.
La divisione politica e la rivendicazione di indipendenza
Quasi la metà della regione del Belucistan è costituita dall’omonima provincia appartenente allo Stato del Pakistan. Il restante territorio è invece suddiviso nelle province iraniane del Sistan e del Baluchestan mentre nel sud comprende tre province dell’Afghanistan: Nimruz, Helmand e Kandahar.
Fin dalla sua divisione dopo l’occupazione dell’impero britannico la regione è stata teatro di pesanti conflitti armati.
I più cruenti hanno riguardato una serie di insurrezioni con militanti separatisti che avevano l’obiettivo di ottenere l’indipendenza da Iran, Pakistan e Afghanistan per costituire il “Grande Balochistan”. I conflitti si sono tenuti in diverse fasi: nel 1948, nei bienni 1958-1959 e 1962-63 e nel periodo dal 1973 al 1977.
Se da una parte le continue lotte avrebbero ideologie fortemente conservatrici delle tradizioni delle tribù locali, la motivazione maggiore riguarderebbe l’oppressione economica e la progressiva marginalizzazione, oltre ad una maggiore quota delle risorse naturali dell’area.
Il popolo Beluci ha denunciato la violazione dei diritti umanitari nei confronti del Pakistan, reo di aver compiuto torture, sparizioni forzate ed esecuzioni extragiudiziarie.
D’altro canto i separatisti perseguono i propri scopi con atti terroristici. In Iran il Jaish al-Adl, noto anche come Esercito della giustizia è entrato in aperto conflitto con le istituzioni nazionali.
Questi gruppi armati hanno aumentato la loro pericolosità tanto che nel 2019 il governo degli Stati Uniti ha inserito l’Esercito di Liberazione del Baloch nella lista dei gruppi terroristici mondiali.
L’interesse della Cina
Nonostante il Belucistan sia un territorio prevalentemente arido, è collocato in una posizione strategica per il predominio del Medio Oriente ed offre una fondamentale via di collegamento tra l’Asia centrale e la parte meridionale. La regione possiede rilevanti risorse minerarie e anche un importante sbocco marittimo, il più vicino di tutti i Paesi delle vicinanze.
Nel recente passato la Cina ha deciso importanti investimenti economici nelle infrastrutture della zona, utilizzando anche maestranze cinesi.
La popolazione locale vede dunque pochissimi vantaggi dalle operazioni da parte di Pechino e ciò ha acuito le tensioni tra i due popoli. Non a caso i militanti separatisti hanno più volte preso di mira con attentati le infrastrutture cinesi.