Gli addetti all’assistenza parlamentare, i segretari parlamentari, i tecnici documentaristi ragionieri e i consiglieri parlamentari, insieme agli operatori e collaboratori tecnici, costituiscono il personale impiegato a Montecitorio. Le loro retribuzioni risultano al di sopra di quanto praticato nelle imprese private e nella stragrande maggioranza degli enti pubblici.

Stipendio Consigliere parlamentare, quanto guadagna?

I Consiglieri parlamentari guadagnano 66.133,01 euro all’anno. Va sottolineato che tali cifre rappresentano gli importi lordi per le nuove assunzioni, ossia al momento dell’inizio della loro carriera.

Le retribuzioni di Assistenti parlamentari e Consiglieri parlamentari crescono col passare degli anni e l’avanzare di livello all’interno della struttura.

Nel corso degli anni, la retribuzione di un Consigliere parlamentare evolve nel seguente modo:

  • Dopo il 10° anno: 147.956,76 euro lordi annui, con oneri previdenziali di 25.766,44 euro annui;
  • Dopo il 20° anno: 233.426,11 euro lordi annui, con oneri previdenziali di 40.699,84 euro annui;
  • Dopo il 30° anno: 325.420,05 euro lordi annui, con oneri previdenziali di 56.792,15 euro annui;
  • Dopo il 35° anno: 348.946,02 euro lordi annui, con oneri previdenziali di 60.912,73 euro annui;
  • Dopo il 40° anno: 365.626,27 euro lordi annui, con oneri previdenziali di 63.834,38 euro annui.

Inoltre, i Consiglieri parlamentari hanno diritto a un’indennità di funzione mensile netta, specifica per determinati incarichi, che varia a seconda della posizione ricoperta. Ad esempio, il Consigliere Capo Avvocatura percepisce un’indennità di 1.221,69 euro, mentre il Consigliere Capo Servizi e il Consigliere Capo Segreteria Presidente ricevono ciascuno 1.030,79 euro. Tale retribuzione aggiuntiva è destinata a coprire specifiche responsabilità connesse a incarichi altamente specializzati.

Che differenza c’è tra consigliere e assistente parlamentari?

Lo stipendio degli Assistenti parlamentari e dei Consiglieri Parlamentari presso la Camera dei Deputati è finanziata dall’ente che rappresentano, ovvero il Parlamento italiano, e questa remunerazione è incorporata nei bilanci istituzionali. Tale approccio garantisce una fonte di reddito stabile per gli Assistenti e i Consiglieri, indipendentemente dalla loro affiliazione politica. Gli assistenti parlamentari svolgono ruoli operativi, coordinativi e di assistenza nei settori di vigilanza e sicurezza delle sedi di rappresentanza degli organi parlamentari presso il Parlamento.

Ecco la differenza tra i due ruoli:

  • I Consiglieri parlamentari sono responsabili di svolgere funzioni di organizzazione, direzione amministrativa, revisione e controllo delle procedure amministrative e contabili, certificazione, consulenza procedurale, studio, ricerca e assistenza giuridico-legale presso gli uffici del Parlamento. Inoltre, gestiscono le attività connesse alle relazioni istituzionali con enti nazionali ed internazionali.
  • Gli assistenti parlamentari svolgono ruoli operativi, coordinativi e di assistenza nei settori di vigilanza e sicurezza delle sedi di rappresentanza degli organi parlamentari presso il Parlamento. Dopo aver superato il concorso, vengono assunti con un contratto di 1° livello, passando al 2° livello dopo tre anni di servizio e al 3° livello dopo ulteriori otto anni. Al momento, presso la Camera dei Deputati, sono impiegati 267 assistenti parlamentari. Per ulteriori dettagli su inquadramento e mansioni, è possibile consultare la guida di approfondimento.

Quante ore lavora un Consigliere parlamentare?

L’orario di lavoro dei consiglieri parlamentari varia in base al ruolo che ricoprono presso la Camera dei Deputati. Tuttavia, come per gli altri dipendenti, essi sono soggetti a un orario settimanale complessivo di 40 ore, distribuite su cinque giornate lavorative dalla lunedì al venerdì.

In aggiunta, per queste figure professionali, la retribuzione è complessiva e soggetta a rigorose regole di compatibilità con altre attività esterne.