Dici Inter-Lazio, leggi Lautaro Martinez e Ciro Immobile. Non potrebbe essere altrimenti, dato che il match di questa sera, valevole per la seconda semifinale di Supercoppa, si preannuncia scoppiettante dal punto di vista dei gol.

Da una parte l’argentino, dall’altra il bomber di Torre Annunziata. Paesi di provenienza differenti, li lega il linguaggio comune della rete, quella che hanno gonfiato spesso e volentieri. Vogliono farlo anche stasera, in palio c’è una finale, vogliono lasciare il segno.

Inter e Lazio puntano su Lautaro Martinez e Ciro Immobile

Stagione differente per i due attaccanti. Da una parte Lautaro che quest’anno sta mostrando numeri impressionanti: 18 gol in 20 partite di campionato, una mostruosità. Non solo questo, il Toro è proprio un altro giocatore: maturo, a disposizione della squadra, tatticamente indispensabile. In una parola, leader. Questo lavoro gli piace, l’addio di Lukaku lo ha responsabilizzato, non si è tirato indietro, anche perchè ha avuto modo di potersi finalmente ritagliare un ruolo da protagonista in toto, ora è Thuram a girargli intorno, il compagno di reparto perfetto che ha fatto già dimenticare la LuLa.

Vuole continuare anche in Supercoppa il Toro, di fronte avrà una della sue vittime preferite. Perchè contro la Lazio l’argentino si scatena: in dieci incontri con i capitolini, Lautaro è andato a segno sei volte. Un pò come Immobile. Qui il discorso è diverso. Anche all’attaccante napoletano piace segnare all’Inter, con la maglia della Lazio addosso ha colpito contro i nerazzurri cinque volte. Non male.

La questione è un’altra. Rispetto al campionato del collega interista, quello di Immobile è stato molto avaro di soddisfazioni. Gli infortuni non l’hanno lasciato respirare un attimo, ha fatto spola tra campo ed infermeria, non riuscendo mai a trovare la continuità, lo dimostrano i quattro gol siglati fino ad ora in Serie A.

Numeri lontani dagli standard a cui ha abituato il numero 17, che con ogni probabilità stasera partirà titolare vista l’assenza di Castellanos. Non si tira indietro Ciro, vuole mostrare di saperci fare nonostante le critiche piovutegli in questa prima parte di stagione: “L’infortunio mentalmente mi ha sconvolto perché venivo da un momento sereno. È stato un fulmine a ciel sereno, ma fa parte del gioco. Cercheremo di mettere tutto in campo”. E ovviamente lancia il guanto di sfida a Lautaro: “Abbiamo fatto tantissimi gol negli ultimi anni, lui sta facendo quest’anno qualcosa di straordinario. Io sono un po’ bloccato per questioni fisiche però la sfida è accesa ed è bella perché è un grande campione”.

Bestia nera..biancoceleste

Lautaro contro Immobile, Inzaghi contro Sarri. Due realtà differenti pronte a scontrarsi. Il tecnico biancoceleste non ci ha girato intorno: “Abbiamo il 30 % di possibilità di farcela“. Vuole sfruttarla tutta questa percentuale, senza magari gli errori del match di campionato che avevano condannato i biancocelesti.

Ma se si parla di Supercoppa, Sarri può fare affidamento ad altro. Un tabù, che deve essere sfatato dall’Inter. Sì, perchè se si parla di questa competizione, sono i nerazzurri a dover inseguire i biancocelesti. L’Inter ad oggi vanta otto Supercoppe, la Lazio cinque, con le due squadre che si sono già incontrate in finale nel corso degli anni.

Due volte per l’esattezza, una nel 2000 e un’altra nel 2009. In entrambe le occasioni è stato tripudio laziale. Nel match del nuovo millennio si affrontavano due vere e proprie corazzate, da una parte la squadra di Sven Goran Eriksson reduce dal doblete scudetto-Coppa Italia, dall’altra quella di Marcello Lippi. Fu un incontro scoppiettante che finì con un roboante 4-3 all’Olimpico.

L’altro appuntamento nell’estate del 2009 in Cina. Qui due realtà diverse: un’Inter che in seguito avrebbe conquistato il Triplete nel segno di Josè Mourinho, dall’altra una Lazio targata Davide Ballardini che in quel momento si sarebbe tolta l’unica soddisfazione di una stagione che risulterà alquanto complicata.

Come difficile fu la finale per Eto’o e compagni. Tanti, troppi tiri verso la porta di Muslera, ma nessun gol. La beffa nei gol di Matuzalem (di faccia) e Rocchi, due tiri due gol, con la Supercoppa che tornò in Italia sponda Roma. Da vedere se l’Arabia porterà bene all’Inter questa sera oppure no.