Nel contesto lavorativo attuale, la conoscenza di lingue straniere è più rilevante che mai. La globalizzazione ha ampliato il panorama linguistico richiesto nel mondo del lavoro, superando la tradizionale enfasi sull’inglese. Capire quali lingue sono più richieste e remunerative nel 2024 diventa quindi un aspetto chiave per chi mira a una carriera di successo. Andiamo a scoprire, grazie a una recente ricerca, quali sono le lingue straniere che fanno guadagnare di più e quanto vale l’italiano come lingua straniera all’estero.
Quali sono le lingue straniere che fanno guadagnare di più sul lavoro?
L’inglese, pur mantenendo il suo status di lingua universale, non è l’unico idioma che apre porte nel mercato del lavoro. La ricerca condotta da Preply, una piattaforma di apprendimento linguistico basata sull’intelligenza artificiale, che per l’occasione di questa ricerca ha analizzato quasi mezzo milione di annunci di lavoro in Italia, rivela che ci sono altre lingue che offrono opportunità di carriera significative, specialmente in Italia.
I risultati svelano quali lingue straniere sono più richieste dai datori di lavoro e come influenzano il potenziale guadagno. Contrariamente alle aspettative, l’inglese, pur essendo molto richiesto, non è al vertice delle lingue più remunerative.
Infatti, per chi cerca salari più elevati in Italia, è vantaggioso padroneggiare le lingue del Sud-Est asiatico. Questa tendenza riflette un cambiamento significativo nelle esigenze del mercato del lavoro, che ora valuta queste competenze linguistiche tra le più remunerative.
Quali sono le lingue straniere più remunerative in Italia
L’estone, il vietnamita, l’indonesiano e il malese sono emerse come le lingue straniere che offrono gli stipendi più alti in Italia, con un salario medio annuo di 60.000 euro. Questo importo è quasi il doppio dello stipendio medio nazionale, attestato a 31.530 euro secondo i dati OCSE 2022.
Il coreano emerge come una lingua particolarmente redditizia, offrendo in Italia stipendi medi di circa 56.180 euro. Il mandarino segue da vicino con 54.000 euro, mentre lingue europee come il lussemburghese e il ceco si posizionano anche loro tra le opzioni linguistiche più remunerative, rispettivamente con 53.645 euro e 48.857 euro.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’inglese, nonostante sia la lingua più richiesta in Italia con oltre 86.785 posti di lavoro disponibili, si trova solo al nono posto in termini di retribuzione. Con uno stipendio medio annuo di 44.081 euro, l’inglese resta comunque una competenza fondamentale nel panorama lavorativo italiano, seguito dal tedesco, francese e spagnolo in termini di domanda.
L’impatto dell’apprendimento delle lingue straniere sulle opportunità professionali
Secondo Sylvia Johnson, esperta linguista di Preply, imparare una seconda lingua può notevolmente incrementare le opportunità di carriera. L’approccio consigliato comprende l’aiuto di un tutor, sia online che di persona, e l’integrazione dell’apprendimento con la pratica nel mondo reale, come la conversazione con madrelingua o l’ascolto di film e canzoni nella lingua target.
Quanto vale la lingua italiana all’estero?
Lo studio di Preply ha anche esaminato le opportunità di guadagno all’estero per i lavoratori di lingua italiana.
A livello internazionale, la lingua italiana è particolarmente apprezzata. Ad esempio, a Londra ci sono migliaia di posti di lavoro che richiedono l’italiano come seconda lingua. Tuttavia, gli stipendi offerti in queste posizioni non superano significativamente la media italiana.
Città come Seattle, Los Angeles, Alicante e Madrid offrono stipendi significativamente più alti per gli italofoni rispetto a quanto si potrebbe guadagnare in Italia.
Inoltre, altre città come New York, Parigi, Monaco e Orlando mostrano una significativa domanda di professionisti italofoni. Questa tendenza globale sottolinea l’importanza dell’italiano come competenza linguistica nel mercato del lavoro internazionale.
Resta però inteso che comprendere l’italiano e utilizzarlo a lavoro non aumenta di conseguenza il valore della retribuzione, come esemplifica chiaramente il caso londinese, dove chi viene assunto per la conoscenza della lingua italiano, ha in media uno stipendio che non si discosta rispetto a quello medio nazionale italiano e a volte gli è anche inferiore.