Il Pakistan ha effettuato una serie di attacchi aerei mirati contro obiettivi nella provincia iraniana di Sistan-o-Baluchistan, un giorno dopo gli attacchi iraniani sul territorio pakistano. Entrambi i paesi hanno giustificato i loro interventi come misure dirette contro milizie ribelli. Il Pakistan ha fortemente condannato gli attacchi iraniani sul suo territorio, considerandoli una violazione illegale del suo spazio aereo. In risposta, ha interrotto le relazioni diplomatiche con l’Iran, richiamato il suo ambasciatore da Teheran e espulso l’inviato iraniano da Islamabad. Nonostante la crisi, entrambi i paesi hanno annullato le esercitazioni navali congiunte nel Golfo Persico.

Perché l’Iran ha attaccato il Pakistan?

La ragione dietro l’attacco iraniano in questo momento specifico non è chiara, specialmente considerando le relazioni relativamente distese tra i due paesi fino a questo momento. Il Pakistan ha risposto proporzionalmente con attacchi mirati contro presunti covi terroristici nella provincia iraniana interessata. Tuttavia, la situazione rimane tesa, con l’Iran che chiede spiegazioni sulle azioni del Pakistan, nonostante la dichiarazione di rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Iran da parte delle autorità pakistane.

Ci troviamo immersi in un processo in continuo mutamento e pericoloso, un nuovo disordine mondiale nel quale le barriere che limitavano le azioni individuali dei Paesi sono crollate. Questa lunga incubazione, come dimostrato dalla tragedia in Siria, ha visto un aumento della propensione da parte di attori sia statali che non statali a intervenire militarmente, creando una sorta di fusione tra guerra tradizionale e terrorismo. In questo panorama caotico, l’Iran ha scelto di dimostrare la sua forza. Ancora segnato dalla strage avvenuta lo scorso 3 gennaio, quando attentatori suicidi hanno attaccato la folla vicino alla tomba del generale Qasem Soleimani, Teheran ha puntato il dito contro il gruppo terroristico sunnita Jaish al-Adl.

Il ministro iraniano Abdollahain ha affermato che il gruppo si è rifugiato in alcune parti della provincia pakistana del Baluchistan, colpevole, secondo l’Iran, di ripetuti attacchi alle forze di sicurezza iraniane lungo il confine con il Pakistan. Gli attacchi in questa regione si sono protratti a lungo, con atti di violenza, come l’uccisione di agenti di polizia iraniani e attacchi a stazioni di polizia, attribuiti a Jaish al-Adl. Teheran accusa il gruppo di essere sostenuto da Stati Uniti, Israele, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di destabilizzare l’Iran.

Le conseguenze degli attacchi sulle relazioni Iran-Pakistan

L’analisi di esperti come Ihsanullah Tipu Mehsud sottolinea che l’azione militare iraniana avrà profonde conseguenze sulle relazioni bilaterali con il Pakistan, coinvolgendo sia la politica che la sicurezza. Kamran Bokhari, direttore senior del New Lines Institute for Strategy and Policy, suggerisce che gli attacchi aerei iraniani potrebbero spingere il Pakistan a cercare un maggiore allineamento con Stati Uniti, Arabia Saudita e Turchia, poiché ciascuno di questi Paesi ha interesse a contenere l’Iran. Questo episodio rappresenta solo un elemento di un confronto più ampio tra l’Iran e gli Stati Uniti, con Teheran che vede il Pakistan come una pedina cruciale in questa complessa dinamica geopolitica.