Mutui, dopo 24 mesi di rialzi consecutivi a dicembre c’è stato il primo ribasso. Quale sarà la prossima decisione della Bce in merito?
Anche se i dati dell’Abi confermano che i tassi sono scesi dal 4,5% al 4,4% è presto per concludere che si è verificata un’inversione di tendenza. Il clima è sicuramente più ottimista, ma dalla banca centrale non c’è alcuna conferma che ci sarà il taglio dei tassi di interesse.
Nel clima di generale incertezza macroeconomica, con la crisi Mar Rosso in atto e con il timore che una seconda ondata inflazionistica possa colpire il Vecchio Continente, per la prima volta sembra che i tassi di interesse abbiano imboccato il trend ribassista.
Scopriamo in questa guida quale potrebbe essere lo scenario per i prossimi mesi per quanto concerne l’andamento dei tassi di interesse.
Mutui, i tassi cominciano a calare: è possibile parlare di taglio per i prossimi mesi?
Dopo 24 mesi di rialzi dei tassi, siamo giunti agli inizi di un nuovo anno caratterizzato da un’incertezza economica, dalla crisi del Mar Rosso che spaventa, dal timore che una seconda ondata inflazionistica possa abbattersi sull’Europa.
Per la prima volta i tassi sembra che abbiano iniziato ad imboccare il trend ribassista, ma è ancora troppo presto parlare di taglio dei tassi. Il clima è sicuramente più ottimista, ma secondo gli analisti bisogna prestare attenzione alla nuova possibile ondata inflazionistica che potrebbe abbattersi sul Vecchio Continente a seguito del continuo aumento dei costi di trasporto.
In occasione del World economic forum di Davos i banchieri hanno provato a rispondere ai numerosi quesiti sul possibile taglio dei tassi di interesse. Ciò che risulta essere certo è che i tassi di interesse abbiano raggiunto il picco e sicuramente è improbabile che raggiungano un livello più elevato di quello attuale.
Come confermato da Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, la prossima mossa della BCE sarà quella di tagliare i tassi di interesse. Tuttavia, è bene essere prudenti e non abbassare mai la guardia: la stretta monetaria decisa dalle banche centrali ha avuto i suoi effetti sull’inflazione, che ha rallentato più del previsto.
La Banca Centrale Europea non dovrebbe rinviare la ripresa economica; quindi, è molto probabile che la prossima mossa sia quella di tagliare i tassi di interesse. La conferma è arrivata anche dal governatore della banca portoghese. Tuttavia, le previsioni sul taglio dei tassi di interesse dipendono dalle visioni delle colombe e dei falchi.
Mutui, i tassi cominciano a calare: via all’allentamento monetario?
I dati dell’Abi confermano che i tassi di interesse sono scesi dal 4,5% al 4,4% in un solo mese: il trend ribassista è influenzato dal trend di mercato dei tassi Irs su cui sono legati i mutui a tasso fisso. Per ora l’indice Euribor, a cui sono legati i mutui a tasso variabile, non hanno fatto registrare mutamenti significativi.
Per i prossimi mesi rimane incerto lo scenario geopolitico ed è presto per brindare all’inversione di tendenza dei tassi. Parlare di allentamento monetario è ancora prematuro, ma c’è buona probabilità che le banche centrali possano tagliare i tassi di interesse nel corso dei prossimi mesi.
Mutui, i tassi cominciano a calare: occhio alle mosse dei governi
L’attenzione non deve essere concentrata solo sui tassi di interesse, ma è importante monitorare le mosse dei governi, in particolare se vengono implementate politiche fiscali prudenti. L’eventuale taglio dei tassi di interesse che potrebbe arrivare entro la stagione estiva 2024 potrebbe essere una buona notizia per le famiglie italiane, per le imprese che vogliono investire e per il livello di indebitamento dello Stato italiano.
Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha sottolineato che
“prima arriva il taglio e meglio è”.
Quindi, non si deve fare altro che attendere la prossima mossa della Bce che potrebbe essere quella di implementare l’allentamento monetario.