Il quadro della situazione scolastica in Italia è desolante. Fra programmi sempre più lunghi e impossibili da finire e il degrado di molte scuole, si aggiunge l’ennesimo caso di violenza. Una studentessa avrebbe picchiato il professore davanti a tutta la classe, in un liceo di Grosseto.
Professore picchiato da una studentessa a Grosseto: il diverbio finito male
L’aggressione è avvenuta lo scorso lunedì, 15 gennaio, in una classe prima della scuola secondaria di secondo grado del liceo economico-sociale “Rosmini” di Grosseto. A scatenare la furia della studentessa un diverbio nato con il professore, che l’avrebbe rimproverata al rientro in aula, dopo essere uscita senza permesso.
La ragazza, perciò, avrebbe iniziato a rispondere in maniera piccata al docente per poi picchiarlo colpendolo al labbro con lo smartphone. L’episodio è accaduto sotto gli occhi attoniti di tutta la classe. La scuola avrebbe chiamato la madre della quattordicenne, che si sarebbe immediatamente scusata con l’insegnante. Ma toccherà al consiglio di classe decidere quali provvedimenti adottare nei confronti della ragazza e chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o di un incidente provocato dalla foga.
Le reazioni di Cobas Scuola di Grosseto
In un lungo post pubblicato su Facebook, i Cobas Scuola di Grosseto si sono detti scioccati per l’aggressione e affermano:
Anche la Maremma, purtroppo, con questo episodio contribuisce al quadro desolante, oltre che preoccupante emerso dal sondaggio effettuato lo scorso anno dal portale Skuola.net su 1.800 alunni delle superiori
Il sondaggio riguarderebbe il percorso scolastico: 1 intervistato su 3 ha dichiarato di aver assistito a accese discussioni fra compagni e docenti (7 casi su 10), ma anche scontri fisici. Il sindacato Cobas aggiunge:
Solo oggi apprendiamo che l’altro ieri, in una scuola secondaria di secondo grado di Grosseto, sarebbe accaduto un episodio gravissimo. Da fonti interne alla scuola che riteniamo attendibili, si è appreso che un/a docente sarebbe stato colpito al volto da un pugno sferrato da una ragazza. Al/la docente, con il labbro spaccato in conseguenza del pugno, sarebbero stati dati 2 giorni di prognosi. Il fatto sarebbe accaduto in una classe prima dell’Isis ‘Rosmini’ di Grosseto. Stiamo cercando di conoscere ulteriori particolari sull’accaduto. Anche la Maremma, purtroppo, con questo episodio contribuisce al quadro desolante, oltre che preoccupante emerso dal sondaggio effettuato lo scorso anno dal portale Skuola.net su 1.800 alunni delle superiori
Il commento del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna
Anche il sindaco della città Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha commentato la vicenda:
Come tutti, o comunque come tanti, ho letto la notizia della ragazza che in una scuola superiore maremmana ha tirato un pugno e spaccato un labbro a un docente. Non voglio parlare con faciloneria. Né trarre conclusioni nel merito, visto che non conosco a fondo la questione. Mi limiterò dunque, questo sì, a esprimere la mia solidarietà al docente.
E aggiunge:
Una cosa però voglio dirla: i nostri insegnanti meritano maggiore rispetto. Troppo spesso sono oggetto di scherno, eccessiva confidenza, contestazione. Una tendenza che mi preoccupa. E che cerco, con questo mio appello e con le mie azioni, di contrastare. La scuola è un luogo speciale: lì si formano gli adulti di domani. Non può esserci spazio per la violenza. Così come invece deve essercene, molto, per il rispetto del prossimo”.