Nel corso della sua carriera da calciatore ha cambiato sei maglie, mantenendosi sempre in Serie A, a parte la parentesi iniziale con Reggiana e Lecce. Le esperienze più importanti della sua vita, però, sono state due: Fiorentina prima e Parma poi. Alberto Di Chiara muove i primi passi nel calcio che conta grazie alla fiducia che ripone in lui la Roma. E’ stato un terzino sinistro affidabile, rapido e moderno, ruolo che gli è valso anche la chiamata in Nazionale maggiore. Protagonista di cinque stagioni con la maglia viola, per commentare la prima gara di Supercoppa, Napoli-Fiorentina, Di Chiara è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Napoli-Fiorentina, Di Chiara a Tag24
Manca poco, anzi pochissimo, al fischio di inizio della prima delle due Final Four della Supercoppa Italiana. A Riad la Fiorentina di mister Italiano sta per affrontare il Napoli in una gara secca, da dentro o fuori, che decreterà la prima finalista del torneo. La viola sta completando la crescita esponenziale, iniziata già da qualche stagione, ma arrivati a questo punto ora vuole vincere un trofeo. Le due finali della scorsa stagione, quella di Coppa Italia e quella di Conference, hanno lasciato i tifosi toscani con l’amaro in bocca e adesso sperano di poter festeggiare qualcosa. La finale è a un passo, ma per raggiungerla bisognerà buttare fuori il Napoli, impresa tutt’altro che semplice, e poi aspettare il match di domani tra Inter e Lazio. Per commentare la prima gara di Supercoppa, Napoli-Fiorentina, Di Chiara, che in carriera ha vestito la maglia viola, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tra meno di un’ora Napoli e Fiorentina scenderanno in campo a Riad per la prima Final Four di Supercoppa. Che partita ti aspetti?
“Penso che sarà una partita particolare, per certi versi. Non ci sono ricordi che possano essere paragonati a questa strana semifinale. Al di là delle polemiche, l’atmosfera sarà diversa e non penso ci saranno molti tifosi italiani. Questo non è bello da vedere dal punto di vista dell’appartenenza e capisco le tante polemiche di questi giorni. In campo però, si affrontano però due squadre che sono in concorrenza anche per la corsa Champions, in campionato. Potrebbe essere un’occasione di riscatto per il Napoli, mentre per la Fiorentina può essere una delle prime tappe per fare il passo in più praticamente, rispetto a un anno fa, quando è arrivata in fondo ovunque ma è rimasta con un pugno di mosche in mano. L’obiettivo della viola, della società e del mister, è quello di mettere la Coppa in bacheca”.
Tra le due, è sbagliato dire che ha più da perdere il Napoli, oppure le due finali dello scorso anno possono pesare sulla testa della Fiorentina?
“Il Napoli si deve riprendere, perchè è entrato in un vortice brutto. L’ultimo risultato li ha leggermente risollevati. Il fattore psicologico sarà importantissimo, forse mai come adesso. E’ importante che lo spogliatoio sia compatto e quando mancano le individualità, prende il sopravvento quello. Ovviamente il Napoli, che è fuori dalla Coppa Italia e lontano dalla corsa Champions, almeno per ora, deve sfruttare questa occasione perchè può rappresentare un riscatto. In questi casi o reagisci nella giusta maniera, e dai una svolta alla stagione; oppure ti butta ancora più giù. Dipenderà molto da come sarà l’approccio alla gara, che penso sia fondamentale per entrambe”.
La squadra di Italiano sta facendo un grande campionato, ma ultimamente sta brillando meno. Ti preoccupa l’aspetto della tenuta, sia fisica che mentale?
“Quello che aiuta, nel calcio, al di là di tutto quello che si può dire, è il risultato. La Fiorentina non sta brillando sotto il profilo del gioco, e questo ci può stare nell’arco di una stagione, ma la fiducia si trova se vinci. Questa squadra è in un momento particolare, ma sta emergendo il gruppo e questo è fondamentale. Italiano ha imparato a cambiare modulo, nelle ultime partite e questo è ciò che fa un tecnico bravo. Se vedi che in una maniera non si ottengono risultati, devi cambiare per trovare il modo migliore e vincere. Ha tenuto botta in un momento in cui sarebbe potuto cadere in crisi e ha imparato anche a vincere di corto muso, alla Allegri. Non c’è una competizione in cui la viola non sia in corsa e la Supercoppa è la prima tappa del 2024″.
Manca solo un grande attaccante, a questa squadra, per fare il definitivo salto di qualità?
“Certo, non è che si può pensare di arrivare in zona Champions grazie ai gol dei difensori, perchè finirà anche il loro stato di grazia. Ora, tra l’altro, manca anche un calciatore importantissimo come Nico Gonzalez. Questa squadra è quarta in classifica, e gli attaccanti di ruolo hanno fatto 4 gol in due. Se facciamo un raffronto con la squadra più forte, che è l’Inter, ci rendiamo conto di quanta sia la differenza. O si sbloccano, o diventa complicato. Però la Fiorentina è cinica, il mister ha un anno in più d’esperienza, e si vede anche in campionato. Riesce a gestire le cose in modo migliore, è più concreta e si specchia meno”.
C’è una favorita?
“A livello tecnico, sulla carta, il Napoli a mio avviso è favorito, nonostante ci siano anche delle assenze importanti. Però è una partita tutta da giocare, in un’atmosfera atipica”.