Bohemian Rhapsody, il film del 2018 diretto da Bryan Singer, offre uno sguardo avvincente sui primi quindici anni dei leggendari Queen, culminando con il memorabile concerto Live Aid del 1985: come finisce? Il biopic cattura l’essenza travolgente della band e, in particolare, quella del carismatico e leggendario frontman Freddie Mercury.
Come finisce Bohemian Rhapsody?
Nel corso della trama del film, Freddie Mercury decide di condividere con il resto della band la difficile notizia riguardo la sua malattia, l’AIDS. Durante una prova, il gruppo si abbraccia, stringendo un patto indissolubile di rimanere uniti fino a quando sarà possibile.
Giungiamo sul finale della storia nel giorno del Live Aid. Freddie, dopo aver cercato Jim Hutton ed essendosi riconciliato con la sua famiglia, accetta una massima zoroastriana che suo padre amava: “Buoni pensieri, buone parole, buone azioni.”
La presenza di Mary, David e Jim al grande concerto segna un momento di piena accettazione e tocca il cuore di milioni di spettatori che guardano il film. L’esibizione dei Queen durante il Live Aid diventa epica, con un Mercury coinvolgente e più forte che mai, mentre la folla si scatena in visibilio, mentre il gruppo suona attraversa brani iconici. La raccolta fondi del concerto supera il milione di sterline, raggiungendo, così, l’obiettivo per la beneficenza.
La storia di Freddie Mercury si conclude il 24 novembre 1991, quando muore all’età di 45 anni, a causa di una infezione polmonare legata all’AIDS. Nonostante la perdita del loro frontman, i Queen proseguono con la loro attività. Gli altri componenti della band, insieme a Beach, fondano il Mercury Phoenix Trust l’anno successivo per combattere l’AIDS globalmente, così da rendere ufficiale l’impegno della band oltre la musica.
Significato del finale
Il finale di Bohemian Rhapsody non è soltanto il resoconto della vita e della fine di Freddie Mercury, o un omaggio ai Queen: mette in evidenza la forza della musica e la sua capacità di unire le persone. Quanto al protagonista del film, invece, segue uno sviluppo che lo porterà ad essere consapevole di un unico e nobile pensiero d’artista: essere ricordato, innanzitutto, come grande performer e non come vittima, né come un malato di AIDS.
L’eredità dei Queen persiste attraverso la loro musica, riconosciuta a livello internazionale, con l’immagine, il talento e l’influenza di Mercury che ancora lascia un segno, definibile immortale.