Caso Solinas, cambiano gli equilibri? Secondo il responsabile nazionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli no. Secondo il fedelissimo della premier Meloni le recenti vicende giudiziarie del governatore uscente non andrebbero a influenzare le loro valutazioni sulla questione relativa alle elezioni regionali in Sardegna.
Caso Solinas, Donzelli dichiara che non cambiano gli equilibri per la Sardegna
“E’ perfettamente indifferente. Non ci faremo mai dettare l’agenda politica dalle procure. Detto questo la vicenda rimane esattamente quella che era a prescindere dai guai giudiziari che vengono sollevati di volta in volta quando si avvicinano le elezioni.”
Questa la posizione ufficiale di Fratelli d’Italia anche se è impossibile negare il fatto che questa volta le toghe gli abbiano fatto un favore mettendo la parola fine al caso Sardegna.
Ebbene sì, perché a scanso di colpi di scena dell’ultimo momento sembra altamente improbabile che il governatore uscente Christian Solinas possa ricandidarsi alle prossime elezioni regionali, fatto tutt’altro che scontato fino a due giorni fa. I recenti guai giudiziari del governatore – che ricordiamo risulta indagato da ieri, 17 gennaio, per corruzione a seguito di un’inchiesta della Procura di Cagliari – lo ‘costringerebbero’ fuori dalla corsa elettorale spianando la strada al candidato ufficiale del centrodestra, ovvero, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu su cui adesso confluiranno tutti gli sforzi della coalizione.
Caso Solinas, come cambiano gli scenari elettorali in Sardegna
Fino a 48 ore fa non era affatto improbabile l’ipotesi che Christian Solinas, espressione del Partito Sardo d’Azione, potesse scegliere comunque di candidarsi con o senza l’appoggio della Lega che pure si era battuta nelle ultime settimane per ottenerne la riconferma.
Uno scenario che se si fosse verificato avrebbe determinato per il centrodestra il rischio di disperdere i voti degli elettori sardi su due candidati, facendo un regalo al centrosinistra. Un pericolo che sembra scongiurato, invece con Solinas fuori dai giochi.
Insomma pare che questa volta a recriminare per la cosiddetta “giustizia ad orologeria” dovrebbe essere il centrosinistra che in Sardegna presenta due candidati quella della coalizione, Alessandra Todde e l’ex governatore Renato Soru in corsa quasi solitaria.