“No Activity – Niente da segnalare” è una delle classiche serie comedy all’americana dove la forza dello script e la comicità degli attori sono dei punti cardine, per questo motivo nel cast ci sono dei numeri uno come Rocco Papaleo. L’attore veste i panni di un criminale navigato, affiancato nell’attesa di un carico di droga da Fabio Balsamo ormai lanciato anche in una carriera in solitario parallela a quella con i The Jackal. TAG24 ha intervistato in esclusiva i due attori.
“No activity” video intervista a Rocco Papaleo e Fabio Balsamo
Fabio Balsamo racconta il suo criminale in “No Activity”, che nutre una vera e propria venerazione per quello interpretato da Rocco Papaleo: “Tonio è un veterano della criminalità vecchia scuola, si è formato da solo con gavetta sacrificio mentre io sono un’aspirante criminale oltre che suo fan sfegatato. Ho studiato la sua vita per filo e per segno, oltre ad aver visto le serie TV ma ha dei grossi limiti personali perché ad esempio ha paura del sangue e si spaventa delle situazioni di pericolo”.
Il membro dei The Jackal poi sottolinea: “Sostanzialmente sono due personaggi che hanno dei registri molto forti. Il mio vive una delusione da una parte e un entusiasmo dall’altra, però poi sono proprio questi contrasti che creeranno delle situazioni esilaranti mentre vivono nell’attesa di questo carico di droga che non arriva”.
Rocco Papaleo invece ci tiene a chiarire come le battute siano tutte figlie dello script, anche se spesso può sembrare che vengano improvvisate: “Ci siamo attenuti al testo e questo mi piace molto perché se ci fai questa domanda significa che siamo stati credibili. Se agli occhi dello spettatore sembra che ci sia l’improvvisazione significa che abbiamo camuffato bene quello che abbiamo ripetuto a memoria nei vari ciak. Credo che in questo lavoro sia stato efficace lo studio introspettivo che ci ha portato a condividere insieme al regista Vestoso una sceneggiatura molto forte e molto interessante, oserei dire a tratti geniale che ci hanno permesso proprio di essere contemporaneamente precisi e anche lunatici in un certo senso”.
La ricerca di un certo tipo di comicità e la questione del politicamente corretto
Rocco Papaleo sottolinea come questo tipo di lavoro sia quello che predilige: “Queato tipo di umorismo a me personalmente piace particolarmente avendo partecipato diciamo all’epopea della commedia italiana degli ultimi vent’anni dove forse la credibilità ha lasciato un po’ a desiderare. In questo caso osando l’incredibile però siamo stati capaci di essere anche credibili”. L’attore si sofferma poi sulle difficoltà di far ridere quest’oggi con la questione dei paletti posti dal politicamente corretto: “Io trovo che ci sia stata un po’ una un’ esagerazione di proposta comica e quindi chiaramente quando ce n’è tanta diventa più difficile perché il pubblico in qualche maniera si sazia. La comicità avrebbe avuto bisogno di una sua riscrittura e personalmente per come la percepisco ho bisogno che sia fortemente impregnata di umanità”.
L’attore lucano spiega quanto questo aspetto sia importante: “La comicità deve essere umana anche quando va sopra le righe e credo che questo abbia fatto la differenza per la grande commedia all’italiana, una lezione importantissima che un po’ si è persa. Ogni tanto però questa umanità nell’umorismo è presente”.
Fabio Balsamo è più diretto sulla questione del politicamente corretto: “Posso dire che non ha limitato la comicità, ma soltanto un tipo. Il problema è che adesso si tende a far ridere magari solo in un certo modo con la frase scorretta o con la parolaccia, invece ci sono tanti tipi di comicità. Si è persa l’arte della commedia e forse lo studio di come si rende una commedia comica”.
L’attore si schiera con il collega in “No Activity” sulla riscoperta di una certa commedia: “Come diceva Rocco sposo anche io pienamente che la comicità deve essere pregnante di umanità. La domanda che dobbiamo porci è proprio questa: siamo sicuri che stiamo raccontando ancora una comicità pregna di umanità? La commedia italiana in particolare era tragicomica in ogni istante se guardiamo a Troisi, Mastroianni quindi forse dovremmo recuperare quello più che altro più che cercare nuove forme più colorate o recuperare lo scorretto”.
La serie arriva da oggi 18 gennaio su Prime Video con 6 episodi.