Sparo al veglione di Capodanno, Emanuele Pozzolo non risponde ai giudici della Procura di Biella.

Il deputato di Fratelli d’Italia, indagato nell’ambito della vicenda relativa agli spari durante il veglione di Capodanno alla Proloco di Rosazza, nel corso del quale un proiettile partito accidentalmente dalla sua pistola ha ferito il 31enne Luca Campana, alla fine cambia idea e si avvale della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti.

Sparo di Capodanno, Emanuele Pozzolo non risponde ai pm: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”

Pozzolo è arrivato in Procura accompagnato dal suo legale di fiducia, Andrea Corsaro, è ha scelto di restare in silenzio davanti ai magistrati, nonostante le dichiarazioni dei giorni scorsi alla stampa.

Probabilmente si tratta di una strategia difensiva volta a non scoprirsi prima di conoscere i risultati della perizia balistica effettuata la scorsa settimana nel salone della proloco del piccolo comune del biellese teatro del movimentato veglione di fine anno e gli esiti del test dello stub.

La convocazione della Procura è arrivata inaspettata dal momento che i magistrati che stanno lavorando al caso, tra cui la procuratrice Teresa Angela Camelio, avevano fatto capire di voler attendere gli esiti degli accertamenti tecnici condotti dal Ris di Parma e dalla consulente Raffaella Sorropago.

Pozzolo alla stampa: “Riferirò ai giudici chi ha sparato”. Ma poi cambia idea

Le indagini degli inquirenti sono volte in questa fase a ricostruire la dinamica esatta del ferimento e soprattutto a capire chi abbia effettivamente sparato poco dopo la mezzanotte del 1 gennaio 2024. Ed è per questo che nella giornata di ieri dalla procura biellese hanno convocato a sorpresa il parlamentare piemontese che, però, si è avvalso appunto della facoltà di non rispondere nonostante le numerose dichiarazioni rese alla stampa nei giorni scorsi in cui sosteneva che davanti ai giudici avrebbe fatto il nome di chi ha sparato quella notte.

Nei giorni scorsi il deputato piemontese aveva più volte sottolineato la sua innocenza, dicendo di non essere stato lui a premere il grilletto e far partire il colpo che ha ferito il 31enne. Aveva anche sostenuto di essere diventato un “capro espiatorio” utilizzato per salvare altri.

Al momento Pozzolo risulta indagato indagato per lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose aggravate e omessa custodia di armi

La decisione del parlamentare di Fratelli d’Italia di non rispondere alle domande dei giudici ha suscitato le critiche di Matteo Renzi che lo attaccato sui social.