Sono stati identificati dalla Polizia di Stato e denunciati due tifosi adesso accusati di aver adottato comportamenti illeciti e pericolosi durante il derby di Coppa Italia tra Lazio e Roma che si è svolto lo scorso 10 gennaio.
Derby Lazio – Roma, due tifosi denunciati: ecco perché
I due tifosi sono stati denunciati oggi per alcune azioni che si sono verificate all’interno del famoso Stadio Olimpico durante il derby Lazio – Roma. La partita, che si è tenuta mercoledì 10 gennaio 2024, aveva radunato migliaia di persone, sia da una parte che dall’altra.
Uno dei due è stato accusato di aver puntato una luce laser sul viso di alcuni giocatori della Roma. In questo modo avrebbe impedito il normale e sereno svolgimento della partita. Ad un certo punto il direttore di gara è stato costretto a chiedere allo speaker dello stadio di proseguire con un annuncio diretto ai tifosi.
Lo speaker così aveva chiesto che venissero cessate tali fastidiose condotte che stavano disturbando il match e i giocatori stessi. È stato necessario tale intervento altrimenti il tifoso probabilmente sarebbe andato avanti, forse addirittura anche fino al termine della partita.
Il secondo soggetto invece ora dovrà rispondere all’accusa del lancio di una bottiglia di plastica che ha colpito direttamente un calciatore della Roma. La persona che ha compiuto il gesto è stata riconosciuta, identificata e dunque denunciata.
Di fondamentale importanza sono state le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dello Stadio Olimpico. Gli esperti hanno analizzato minuziosamente video ed immagini e sono risaliti agli autori di questi gesti.
Ad occuparsi della vicenda sono stati in particolare gli agenti del commissariato Prati. I due tifosi identificati hanno 52 e 35 anni. Entrambi sono stati denunciati ai sensi della legge 401/89. Il primo inoltre ha ricevuto una multa che ammonta a 167 euro.
Altri disordini e denunce
Questo però non è l’unico episodio spiacevole che si è verificato in occasione del derby di Coppa Italia nella Capitale. Come purtroppo spesso e volentieri accade ci sono stati ulteriori disordini, di cui sono responsabili tifosi e ultrà.
In occasione di partite di calcio ed eventi che raccolgono migliaia e migliaia di persone, in tutta quanta la città si osserva una massiccia presenza di Forze dell’ordine, di agenti e di professionisti del settore che hanno proprio come compito principale quello di garantire la sicurezza per tutti quanti.
Per quanto riguarda la partita del 10 gennaio 2024, oggi sappiamo che gli agenti della Divisione Amministrativa della Questura di Roma hanno denunciato il titolare e il dipendente di un negozio in zona piazza Mancini.
Il motivo? Essi sono ritenuti responsabili di aver venduto bevande di vetro nelle tre ore precedenti al match di Coppa Italia Lazio – Roma. La legge però lo vieta proprio per evitare possibili problemi che potrebbero insorgere. I due dunque sono accusati di aver violato l’ordinanza del Prefetto in merito.
Dopo una completa istruttoria inoltre il Questore di Roma, in applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, ha deciso di procedere con la sospensione della licenza per 7 giorni per lo stesso locale.
Gli agenti del commissariato Villa Glori hanno notificato a questo esercizio commerciale il provvedimento nel corso della mattinata di oggi, giovedì 18 gennaio 2024. Come previsto da normativa hanno affisso sulla porta del locale il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore”.
Il derby Lazio – Roma
La partita si è conclusa con una sconfitta per la Roma. La squadra giallorossa ha segnato così un record negativo dopo aver perso contro la Lazio, arrivando a quattro partite senza alcun gol. Una situazione del genere non si verificava da circa 40 anni.
La sconfitta della Roma questa volta è stata forse più pesante delle altre. Non c’è stata alcuna rete come negli ultimi tre incroci precedenti. I tifosi sono usciti infatti scontenti e tristi per il risultato ottenuto in un match così importante con i loro più grandi rivali. Questi hanno segnato un gol grazie a Mattia Zaccagni.