I Nomadi rappresentano uno dei gruppi musicali che ha lasciato un’impronta significativa nella storia della musica italiana nel corso degli anni.

Chi è rimasto vivo dei Nomadi?

La loro fondazione dei Nomadi risale al lontano 1963, con la formazione originale composta da:

  • Augusto Daolio alla voce,
  • Beppe Carletti alle tastiere,
  • Leonardo Manfredini alla batteria,
  • Franco Midili alle chitarre,
  • Antonio Campari al basso,
  • Gualberto Gelmini al sassofono.

Molti membri della formazione storica dei Nomadi non sono più tra noi, tra cui il fondatore Augusto Daolio, scomparso nel 1992 a soli 45 anni.

Gianni Coron è deceduto nel 2015 all’età di 72 anni. Tuttavia, la band continua a portare avanti la sua straordinaria carriera musicale, con la guida dell’altro co-fondatore Beppe Carletti.

Chi era Augusto Daolio?

Augusto Daolio è stato una figura centrale per i Nomadi, contribuendo a creare una delle band più longeve e amate della musica italiana. Nato a Novellara, Reggio Emilia, nel febbraio 1947, Daolio ha cofondato i Nomadi a soli 16 anni insieme a Beppe Carletti. La band ha attraversato diverse fasi di evoluzione prima di raggiungere la formazione storica e ottenere grandi successi. Augusto Daolio ha dato voce alle canzoni più famose dei Nomadi, imprimendo la sua impronta al carattere della band, che nel corso degli anni si è fatta più forte e distintamente politica.

Augusto Daolio è rimasto nei Nomadi fino alla fine dei suoi giorni, combattendo contro un drammatico cancro ai polmoni e lasciando un’eredità musicale che comprende ben 19 album. Dopo la sua morte nel 1992, sono stati tributati numerosi omaggi a Daolio, tra cui album e singoli. Nel 1993 è stato istituito il premio “Tributo ad Augusto”, patrocinato dalla compagnia di Daolio e dai Nomadi, consegnato a artisti che si sono distinti per gesti di solidarietà. Nel corso degli anni, il premio è stato assegnato a numerosi artisti di spicco, da Elisa a Zucchero fino a Roberto Vecchioni e Biagio Antonacci.

Augusto Daolio non si è limitato solo alla musica; ha dedicato parte della sua vita alla pittura e alla scultura, organizzando una mostra nel 1991. Oggi i suoi dipinti sono esposti in varie iniziative benefiche a sostegno della ricerca contro il cancro, dimostrando che il suo impatto va oltre il mondo della musica.