Le pensioni di guerra rappresentano un riconoscimento importante dello Stato italiano nei confronti di coloro che hanno sofferto a causa della guerra, sia in termini di menomazioni fisiche che di perdita di familiari. Questo trattamento economico, composto da pensioni, assegni o indennità di invalidità, si configura come un atto di solidarietà e di risarcimento morale da parte dello Stato. Nel 2024, anno di revisione degli assegni previdenziali, anche le pensioni di guerra hanno subito la propria rivalutazione: ecco tutti gli importi da sapere.
Nel 2023, i titolari di pensioni di guerra in Italia erano circa 200.000, con un impatto economico complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. Sebbene il numero di beneficiari sia in calo a causa della scomparsa progressiva dei veterani delle guerre del XX secolo, le pensioni di guerra rimangono un elemento fondamentale del sistema di welfare italiano.
Rivalutazione pensioni di guerra 2024: cosa è cambiato dal 2011
Fino al 28 febbraio 2011, le pensioni di guerra in Italia venivano gestite dalle Direzioni territoriali dell’economia e delle finanze. Tuttavia, a partire dal 1° marzo 2011, le competenze in materia di pensioni di guerra sono state trasferite alle Ragionerie territoriali dello Stato. Questo cambiamento amministrativo è stato stabilito dal Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 23 dicembre 2010, un passo importante per l’ottimizzazione e la riallocazione delle funzioni amministrative.
Le pensioni di guerra concorrono a formare il reddito?
Le pensioni di guerra, avendo una natura risarcitoria, non concorrono a formare il reddito individuale. La Corte dei Conti ha chiarito che sarebbe più corretto parlare di natura indennitaria, poiché il trattamento economico non corrisponde esattamente al danno subito, a differenza di un risarcimento che è giuridicamente equivalente al danno.
Pensioni di guerra: chi sono i beneficiari
Secondo l’art. 2 del DPR 915/78, i beneficiari delle pensioni di guerra includono:
- Militari delle forze armate.
- Appartenenti ai corpi o servizi ausiliari, infermiere volontarie della Croce Rossa e soggetti civili militarizzati.
- Membri di reparti militari impiegati per conto dell’ONU.
Sono considerati fatti di guerra tutti gli eventi legati alle operazioni belliche delle Forze Armate, nazionali, alleate o nemiche. Il DPR 834/81 ha introdotto adeguamenti sugli importi delle pensioni di guerra e assegni supplementari per alcune categorie, come le vedove dei grandi invalidi.
Rivalutazione pensioni di guerra 2024: aggiornamenti
Con l’inizio del 2024, il limite di reddito per la concessione di alcune pensioni è stato aumentato a 18.187,00 euro. Contestualmente, si sono verificati incrementi sugli importi delle pensioni di guerra, conformemente agli adeguamenti previsti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per l’anno 2024, l’indice di rivalutazione delle pensioni di guerra è stato fissato al 2,01%. Questa percentuale, determinata secondo la legge n. 342/1989 e che ha come riferimento normativo la circolare ministeriale 99172024, si basa sull’aumento percentuale dell’indice delle retribuzioni degli operai dell’industria. Importante notare, però, che tale indice differisce dalla svalutazione ISTAT applicata alle pensioni ordinarie.
Pensioni dirette e indirette
Le pensioni di guerra si suddividono in due categorie principali:
- Dirette, erogate a coloro che hanno subito direttamente le menomazioni;
- Indirette, destinate ai familiari dei titolari del diritto.
L’importo di queste pensioni varia in base alla gravità delle menomazioni o della perdita del congiunto, con possibilità di integrazioni per specifiche esigenze.
Rivalutazione pensioni di guerra 2024: importi
Gli importi delle pensioni di guerra per il 2024 sono stati adeguati in linea con la rivalutazione del 2,01%. La tabella delle pensioni dirette mostra incrementi in tutte le categorie, dalla prima alla ottava, oltre a specifici assegni integrativi. Anche le pensioni indirette, come quelle destinate a orfani e vedove/i, hanno visto un aggiornamento degli importi.
Riportiamo di seguito la tabella delle pensioni dirette con gli importi annuali 2023, 2024 e l’importo mensile spettante nel 2024 per quanto riguarda le pensioni dirette:
CATEGORIA | TRATTAMENTO TABELLARE ANNUO 2023 | TRATTAMENTO TABELLARE ANNUO 2024 | TRATTAMENTO TABELLARE MENSILE 2024 |
1° Categoria con o senza assegno di superinvalidità | 8.424,80 € | 8.594,14 € | 716,18 € |
2° Categoria | 7.580,82 € | 7.733,19 € | 644,43 € |
3° Categoria | 6.727,93 € | 6.863,16 € | 571,93 € |
4° Categoria | 5.905,97 € | 6.024,68 € | 502,06 € |
5° Categoria | 5.061,07 € | 5.153,72 € | 430,31 € |
6° Categoria | 4.219,48 € | 4.304,29 € | 358,69 € |
7° Categoria | 3.374,44 € | 3.442,27 € | 286,86 € |
8° Categoria | 2.530,44 € | 2.581,30 € | 215,11 € |
Per quanto riguarda le pensioni indirette, possiamo riassumere gli importi nella seguente tabella:
CATEGORIA | IMPORTO |
Orfani e vedove di guerra o di invalidi 1° Categoria | 406,50 € |
Assegno di maggiorazione | 100,64 € |
Assegno supplementare 1° categoria semplice | 103,22 € |