BigMama si appresta a salire sul palco del Festival di Sanremo con il brano La rabbia non ti basta. Un testo fortemente autobiografico in cui la cantante affronta il tema del bullismo, del disagio interiore. Non tutti sanno però che nel 2020 a un passo dalla firma del contratto con l’etichetta Pluggers, BigMama ha scoperto di avere il linfoma di Hodgkin, un tumore maligno del sangue. Nella speranza di sconfiggerlo subito, la cantante aveva dovuto iniziare la chemioterapia. Anche se sembra qualcosa di superfluo di fronte la lotta contro il tumore, a lei ha dato una forza incredibile tanto da decidere di continuare a dedicarsi al suo progetto artistico.

BigMama malattia, come sta oggi?

BigMama ha parlato della sua malattia in alcune diverse occasioni. La cantante ha rivelato di essersi dovuta sottoporre a dei cicli di chemioterapia: “Ero distrutta ma mettevo la parrucca e facevo finta che fosse tutto okay”. Durante questo periodo difficile, BigMama si è aggrappata alla musica dedicandosi anima e corpo al suo progetto discografico:

“Non mi piace pubblicizzarlo, non mi piace il pietismo. Non sono un’eroina, sono solo una a cui la chemioterapia ha funzionato. Immagina un periodo positivo, ti vedi bene, inizi con la musica, stai per firmare un contratto con l’etichetta, vogliono investire su di te. Poi scoprì di avere il cancro a vent’anni. La chemioterapia mi ha salvato la vita, però la musica è stata la mia medicina. Non vedevo l’ora di arrivare all’ultima chemio per andare a cantare. Pensavo “Ah oggi devo fare un post”, “Domani mi devo mettere la parrucca perché́ devo fare un video”,

ha dichiarato. La cantante ha confessato di aver scoperto di avere una malattia quando aveva solo 20 anni. Ad oggi, la cantante sta meglio e confida che la parentesi della malattia possa rimanere chiusa per sempre: “Cadere così in basso e risalire di nuovo fino in cima è stato difficilissimo, ma ce l’ho fatta quindi se ho vinto il Cancro posso vincere tutto”.

Linfoma di Hodgkin

Il linfoma di Hodgkin è una forma di cancro che coinvolge il sistema linfatico e può presentare sintomi quali gonfiore dei linfonodi, sudorazioni notturne e perdita di peso. Proviene da cellule linfatiche degenerate, cioè linfociti B. Questo tipo di cellula di difesa ha il compito di produrre anticorpi contro gli agenti patogeni invasori come batteri e virus.

Altre forme di cancro linfatico sono riassunte sotto il termine linfoma non Hodgkin. Derivano principalmente dai linfociti B, ma alcune volte anche dai linfociti T. Queste ultime sono un altro tipo di cellule immunitarie importanti per controllare le reazioni di difesa e combattere le infezioni virali. Il linfoma di Hodgkin è un tipo raro di cancro.

Nel 2020, in Europa è stata diagnosticata la malattia a 8.856 donne e 11.002 uomini. Il tumore colpisce più comunemente in giovane età adulta. l primo segno tipico nella maggior parte dei pazienti con malattia di Hodgkin è un gonfiore indolore a lungo termine (più di quattro settimane) dei linfonodi. I linfonodi sottocutanei colpiti sono generalmente difficili da spostare, ruvidi e hanno una consistenza gommosa. Sono colpiti più frequentemente i linfonodi della zona del collo (in circa il 70% dei casi), meno spesso quelli della zona delle ascelle o dell’inguine.

Le possibilità di guarigione dalla malattia di Hodgkin sono generalmente molto buone. Il linfoma di Hodgkin è sensibile alla chemioterapia e alla radioterapia e può quindi essere curato nella maggior parte dei casi. Prima i medici scoprono e curano la malattia, migliore è la prognosi. Anche nel linfoma di Hodgkin avanzato (grado IV) è ancora possibile una cura. La durata finale dell’aspettativa di vita dipende dal singolo caso. Anche in caso di recidiva della malattia di Hodgkin, cioè di ricomparsa del cancro, è spesso possibile ottenere buoni risultati terapeutici a lungo termine e persino la guarigione.