Qual è il trend e le prospettive del settore balneare in Italia? Il processo di digitalizzazione e di innovazione sta trasformando profondamente il comparto balneare.

Grazie ai dati dell’Osservatorio Settore Balneare 2023 di Spiagge.it è possibile tracciare un quadro dell’andamento del settore balneare italiano. Nel corso dell’ultimo decennio il settore balneare è cresciuto: ci sono oltre 7.100 imprese operanti nel settore balneare e la crescita in termini percentuali è pari al 25%.

Scopriamo in questa guida quali sono i dati ed il trend del comparto balneare in Italia.

Settore balneare in Italia: trend e dati

Per comprendere il trend del settore balneare in Italia bisogna prendere in considerazione i dati dell’Osservatorio Settore Balneare 2023 di Spiagge.it. Facendo una mappatura del numero di stabilimenti balneari i dati confermano che la medaglia d’oro va all’Emilia-Romagna che conta oltre 1.060 stabilimenti: si tratta della regione che presenta la più elevata concentrazione di aziende operanti nel settore balneare. Secondo posto va alla Toscana che vanta poco più di 910 stabilimenti e il terzo posto va alla Liguria che conta 807 imprese balneari. Seguono la Campania e la Calabria con quasi 700 stabilimenti e quasi 650 imprese balneari. Ciò in linea con il trend che conferma il crollo del numero delle spiagge libere.

Prendendo in considerazione le tariffe, i dati relativi all’anno 2023 mettono in evidenza che l’affitto dell’ombrellone e di due lettini ha comportato l’esborso pari a 30 euro. In alta stagione le tariffe hanno subito rincari: in Toscana il prezzo medio è stato pari a 39 euro, in Liguria pari a 38 euro ed in Campania pari a 41 euro.

Le Regioni con le tariffe più economiche e convenienti per noleggiare un ombrellone e due lettini sono state: Calabria con un prezzo medio pari a 20 euro, il Molise con una tariffa media pari a 22 euro e la Basilicata con un prezzo medio pari a 21 euro. Le regioni bagnate dal Mar Adriatico hanno mantenuto inalterato il prezzo a 25 euro per noleggiare un ombrellone con due lettini.

Settore balneare in Italia: il processo di innovazione e di digitalizzazione

Il comparto balneare in Italia sta attraversando un profondo processo di innovazione e di digitalizzazione. Se fino a quattro anni fa solo il 6% degli stabilimenti balneari si affidava all’adozione di strumenti digitali, oggi quasi 1/3 degli stabilimenti utilizza app e piattaforme digitali per la prenotazione e la gestione delle spiagge. L’incremento è stato pari a 30 punti percentuali rispetto all’anno 2022.

Quest’anno poco più del 20% degli stabilimenti balneari ha registrato almeno una prenotazione telematica. In un quadriennio il valore delle prenotazioni telematiche è cresciuto di sei volte, passando da cinque milioni di euro a oltre 30 milioni di euro.

La regione che si aggiudica la medaglia d’oro per l’adozione di strumenti digitali è il Friuli-Venezia Giulia, segue il Veneto, la Puglia, il Lazio e la Calabria. La spesa media per chi prenota online i servizi balneari si attesta sui trenta euro e la prenotazione avviene con quasi una settimana di anticipo. Anche i turisti stranieri ricorrono all’utilizzo di app e di piattaforme digitali per prenotare l’ombrellone ed i servizi offerti dagli stabilimenti balneari.

Settore balneare in Italia: il valore ed il volume delle prenotazioni

La Regione Friuli Venezia Giulia si aggiudica la medaglia d’oro per avere più richiesta online: il valore delle prenotazioni da parte dei turisti stranieri è pari ad oltre il 30%. Altre regioni molto gettonate dai turisti stranieri sono la Campania, in particolare viene presa d’assalto la costa amalfitana, e la regione Liguria, in particolare la zona delle Cinque Terre. Grande successo è riscosso anche dai lidi pugliesi e da quelli veneti.

Esaminando il valore delle prenotazioni effettuate online, la medaglia d’oro va alla Campania, mentre la medaglia d’argento viene assegnata alla Puglia. Medaglia di bronzo va alla Regione Sicilia.