Guerra a Gaza, Israele ostacola i soccorsi: la Mezzaluna Rossa Palestinese lancia l’allarme, si intensificano gli attacchi su Rafah. Il Parlamento europeo approva il cessate il fuoco
Il ministro della Sanità palestinese parla di 24.450 morti. Le ultime 16 vittime, informano fonti palestinesi, vengono dal raid effettuato da Israele nella notte su Rafah, a Sud della Striscia. Ma è clima caldissimo anche sugli altri fronti di questa crisi in Medio Oriente. Il Pakistan ha risposto agli attacchi iraniani bombardando Saravan e uccidendo 7 persone, 4 donne e 3 bambini. Nel frattempo, Washington informa di aver colpito 14 missili Houthi pronti per essere lanciati.
Sarebbero 16 i morti nel raid israeliano su Rafah. Il Pakistan risponde agli attacchi iraniani e gli Stati Uniti bombarda missili Houthi
Manifestanti bloccano autostrada Tel Aviv, 7 arresti
Sette persone sono state arrestate per aver bloccato l’autostrada Ayalon durante la protesta a Tel Aviv per chiedere la restituzione degli ostaggi.
Lo riporta il quotidiano ‘Haaretz’.
Al Arabiya: a Gaza 24.620 palestinesi uccisi
Israele sta pianificando di ridurre le sue operazioni di terra e passare a tattiche su scala più ridotta: lo riferisce ‘Al Arabiya’, mentre il conflitto ha provocato finora la morte di 24.620 palestinesi.
Un funzionario israeliano, parlando a condizione di anonimato, ha detto a Reuters che, mentre Israele si è già spostato nel nord di Gaza, la battaglia per Khan Younis probabilmente durerà fino a due mesi.
Quasi tutta la popolazione di Gaza è ora rinchiusa in due piccole aree: Rafah appena a sud di Khan Younis e Deir al-Balah appena a nord. Israele non ha dato indicazioni se intende assaltare queste città, ma ha detto che non smetterà di combattere finché non avrà sradicato Hamas.
Nuovo incidente per nave nel mar Rosso
Il gruppo britannico per le operazioni commerciali marittime ha affermato di aver ricevuto segnalazioni di un incidente marittimo di sicurezza a 85 miglia nautiche (157 km) a est di Ash Shihr, nello Yemen.
Le autorità stanno indagando, come riferito da Al Jazeera.
Pentagono: non siamo in guerra con gli Houthi
Gli Stati Uniti non sono in guerra con gli Houthi nello Yemen: lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Sabrina Singh.
Gli Houthi sono quelli che continuano a lanciare missili da crociera e missili antinave contro marinai innocenti. Ciò che stiamo facendo, con i nostri partner, è autodifesa
ha sottolineato.
Manifestazione a Tel Aviv chiede pace e cessate il fuoco
Circa 30 gruppi israeliani, guidati da Standing Together e Women Wage Peace, hanno manifestato a Tel Aviv contro la guerra a Gaza.
La manifestazione, inizialmente programmata per la settimana scorsa, non era stata approvata dalla polizia. Nadav Shofet, un attivista di Standing Together, ha affermato che l’evento si è svolto grazie alla pressione pubblica.
Davanti a noi, come persone che vivono in Israele, abbiamo due alternative: o la pace israelo-palestinese, l’unica cosa che porterà la pace, o la guerra perpetua che garantisce una cosa, vale a dire molti altri anni di guerra, sofferenza e uccisioni
si legge sulla convocazione della protesta. Circa 2.000 persone hanno marciato a Tel Aviv, portando cartelli con la scritta “cessate il fuoco adesso”, “solo la pace porterà sicurezza” e “pace dal fiume al mare”.
Sono sopravvissuta all’orrore, troppe persone no. Sono arrabbiata con lo Stato di Israele che ci ha ingannato, ci ha abbandonato. Ogni giorno di guerra, sempre più persone vengono uccise
ha dichiarato davanti alla folla Neta Peleg, del kibbutz Be’eri, attaccato il 7 ottobre.
Abbiamo bisogno di un accordo adesso. Dobbiamo andare alla Knesset e chiedere che riportino indietro gli ostaggi finché sono ancora vivi. Per porre fine alla guerra e sbarazzarsi di questo governo
ha detto.
Leader Houthi: attaccheremo ancora navi in Mar Rosso
Il leader degli Houthi nello Yemen, Abdel-Malek al-Houthi, ha dichiarato che gli attacchi navali nel Mar Rosso continueranno.
Le nostre operazioni includeranno anche navi americane e britanniche
ha avvertito parlando alla tv araba Al Mayadeen.
Gli Stati Uniti non hanno imparato la lezione dalla guerra contro di noi che è durata 9 anni
ha poi aggiunto.
Usa, continuiamo a lavorare per soluzione due Stati
Gli Stati Uniti continueranno a lavorare in Medio Oriente per una soluzione a due Stati, israele e Palestina. Lo ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
“Ci sarà una Gaza post-bellica, nessuna rioccupazione di Gaza”, ha sottolineato.
Le parole di Kirby arrivano mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato l’idea di un futuro stato per i palestinesi.
Netanyahu ribadisce: la vittoria richiederà mesi, ma la guerra continuerà
In una conferenza stampa a Tel Aviv, il primo ministro Benjamin Netanyahu promette di nuovo che la guerra contro Hamas “sta continuando su tutti i suoi fronti, e la guerra continuerà su tutti i fronti, fino a quando tutti gli obiettivi che abbiamo stabilito non saranno raggiunti”.
“La vittoria richiederà mesi”, prosegue, “ma siamo determinati a raggiungerla”.
Ben Gvir ordina alle truppe di sparare ai “terroristi” anche se non rappresentano una minaccia
Il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir ha invitato gli agenti a sparare a qualsiasi “terrorista” a vista, anche se non rappresentano una minaccia.
“Hai il mio completo sostegno. Quando la tua vita è in pericolo o vedi un terrorista – anche se non sei in pericolo – spara”, dichiara Ben Gvir agli agenti dell’unità sotto copertura dell’élite della polizia di frontiera Yasam durante una visita a una base in Cisgiordania.
Turchia invia un calciatore israeliano al Maccabi per sostegno ai prigionieri
Il Basaksekir, club calcistico turco di prima divisione, ha mandato il centrocampista israeliano Eden Karzev in prestito al Maccabi Tel Aviv, dopo che era stato rimproverato per aver condiviso un post sui social media che chiedeva il rilascio dei prigionieri detenuti da Hamas.
Il giocatore è stato multato in conformità con le istruzioni disciplinari del club e si è ritenuto opportuno che il calciatore continuasse la sua carriera all’estero
Ha dichiarato il Basaksekir in un comunicato.
Anche il calciatore israeliano Sagiv Jehezkel è stato brevemente arrestato e accusato di incitamento in Turchia all’inizio di questa settimana, dopo aver mostrato un messaggio sulla guerra di Gaza durante una partita del suo club Antalyaspor.
Qassam colpisce due APC a Jabalia e Khan Younis
Le Brigate Qassam hanno dichiarato di aver fatto esplodere un veicolo corazzato israeliano con un colpo di mortaio Al-Yassin 105 e di aver preso di mira un carro armato Merkava con un secondo colpo vicino al Cimitero Orientale di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.
A Khan Younis, l’ala armata ha anche detto di aver preso di mira un secondo trasporto di personale e ha confermato che i suoi combattenti hanno preso di mira due bulldozer con due dispositivi anticarro a sud-est della città.
Blackout delle telecomunicazioni a Gaza
Il blackout delle telecomunicazioni a Gaza supera le 144 ore: lo riporta NetBlocks, una ONG che monitora la censura su internet, con un post su X. Gaza è entrata nel settimo giorno di blackout quasi totale delle telecomunicazioni.
L’interruzione è la nona e più lunga interruzione delle telecomunicazioni dall’inizio dell’attuale conflitto con Israele
⚠ Update: Network data show the #Gaza Strip has now entered the seventh day of a near-total telecoms blackout, with the incident passing the 144 hour mark; the disruption is the ninth and longest sustained telecoms outage since the onset of the present conflict with Israel 📉 pic.twitter.com/VrGMYgxsVB
— NetBlocks (@netblocks) January 18, 2024
Herzog: “Accordi con Arabia Saudita necessari per fine guerra”
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha dichiarato che i legami tra Israele e Arabia Saudita sono necessari per porre fine alla guerra contro Gaza.
È ancora delicato, è fragile e ci vorrà molto tempo, ma credo che sia un’opportunità per far progredire il mondo e la regione verso un futuro migliore
Il principe Faisal bin Farhan, ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, ha dichiarato che:
L’Arabia Saudita certamente riconoscerà Israele come parte di un accordo politico più ampio, ma questo può avvenire solo attraverso la pace per i palestinesi, attraverso uno Stato palestinese
Quasi 6 mila camion di aiuti inviati dalla Mezzaluna Rossa Egiziana a Gaza
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato che dal 21 ottobre ha ricevuto quasi 6 mila camion dalla Mezzaluna Rossa egiziana, contenenti cibo, acqua, aiuti e forniture mediche.
Da ottobre, inoltre, sono state ricevute anche 88 ambulanze. Ma tuto questo non basta per prestare soccorso alle migliaia di vittime civili nella Striscia.
🚚 استلمت طواقم جمعية الهلال الأحمر الفلسطيني 5939 شاحنة من الهلال الأحمر المصري عبر معبر #رفح منذ تاريخ21/10/2023 وحتى تاريخ 18/1/2024. 📍تحتوي الشاحنات على طعام وماء ومساعدات إغاثية ومستلزمات طبية وأدوية.
— PRCS (@PalestineRCS) January 18, 2024
بلغت إجمالي حصة الجمعية من الشاحنات 4001 شاحنة، فيما تم تسليم عدد 1938… pic.twitter.com/odeFu1rBOs
Cessate il fuoco, il Parlamento europeo approva il testo
Con 312 voti a favore, 131 contrari e 72 astenuti, il Parlamento europeo ha ufficialmente approvato un testo sulla “necessità di un cessate il fuoco permanente a Gaza”.
Si tratta della prima presa di posizione di Strasburgo dall’avvio della crisi del 7 ottobre.
Israele attacca la città di Mays al-Jabal con il fosforo bianco
L’esercito israeliano ha bombardato con il fosforo bianco la città di Mays al-Jabal, nel sud del Libano. Lo riporta l’Agenzia di stampa nazionale libanese.
Le bombe al fosforo bianco sono proibite dal 1980, dalla Convenzione di Ginevra, che esplicitamente proibisce il loro uso come armi incendiarie contro la popolazione e l’ambiente.
Contemporaneamente, droni israeliani hanno attaccato case al confine della città di Kawkaba, causando danni ma non ci sono stati feriti.
Hagari: “Distrutte infrastrutture di Hezbollah in Libano”
Il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, ha affermato che l’esercito israeliano ha distrutto infrastrutture di Hezbollah nella zona di Al Adisa, nel sud del Libano.
Altre aree sono state prese di mira: di Kfar Kila e Marj Eyon del Paese.
מטוסי קרב של חיל האוויר תקפו לפני זמן קצר תשתיות טרור של ארגון הטרור חיזבאללה במרחב אל עדייסא שבדרום לבנון.
— דובר צה״ל דניאל הגרי – Daniel Hagari (@IDFSpokesperson) January 18, 2024
בנוסף צה"ל תקף מוקדם יותר היום במרחבים כפר כילא ומרג' עיון שבדרום לבנון.
כמו כן, זוהו מוקדם יותר היום שני שיגורים משטח לבנון לעבר מרחב ערב אל עראמשה שנפלו בשטחים פתוחים. pic.twitter.com/e9sWunMqwm
Antonio Guterres incontra i prigionieri israeliani liberati
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha incontrato per la prima volta i prigionieri israeliani liberati al World Economic Forum di Davos, in Svizzera.
SSi tratterebbe di Nili Margalit, Moran Stella Yanai e Noam Perry, la figlia di Haim Perry, ancora detenuto a Gaza.
Guterres ha detto di aver chiesto il rilascio immediato di tutti i prigionieri.
UN Secretary-General Antonio Guterres meets with released hostages for first time at World Economic Forum
— i24NEWS English (@i24NEWS_EN) January 18, 2024
📸 Photography of the Family Headquarters pic.twitter.com/i89lKuoErS
Mahmoud Alsaadi denuncia: “Israele ostacola soccorsi delle ambulanze della Mezzaluna Rossa Palestinese”
Il direttore delle operazioni di ambulanza della Mezzaluna Rossa Palestinese, Mahmoud Alsaadi, ha dichiarato che le incursioni israeliane a Jenin ha reso impossibile per il gruppo fornire cure tempestive ai palestinesi feriti e malati.
Non trasportiamo solo i feriti e i feriti da proiettili. Ci sono molti casi umanitari e riceviamo chiamate da cittadini con patologie mediche: malati di reni, di cuore o di cancro. Tutti questi casi richiedono il trasporto in ospedale
A causare i rallentamenti e gli ostacoli sono le lunghe ispezioni israeliane delle ambulanze palestinesi, oltre alle molestie al personale medico.
🚑 Jenin's PRCS Ambulance Director Mahmoud Alsaadi sheds light on the challenges faced by #medical teams in #Jenin amidst repeated #invasions.
— PRCS (@PalestineRCS) January 18, 2024
📌 Despite obstacles, they continue to prioritize the urgent needs of patients, emphasizing the right to #MedicalCareForAll. pic.twitter.com/KAhxT3qPTE
300 Società sportive palestinesi chiedono di vietare la partecipazione di Israele alle Olimpiadi
Circa 300 fra Società sportive, associazioni e Culb sportivi hanno chiesto di vietare a Israele di partecipare alle Olimpiadi che si svolgeranno la prossima estate a Parigi.
Secondo tali organizzazioni, il Comitato olimpico internazionale dovrebbe:
Applicare i suoi principi e adempiere ai suoi obblighi bandendo Israele dai prossimi Giochi olimpici che si terranno a Parigi nel luglio 2024, fino a quando non porrà fine alle sue gravi violazioni del diritto internazionale, in particolare al suo sistema di apartheid e al genocidio in corso a Gaza
Herzog: “Israele ha perso fiducia nei processi di pace”
Non passa certo inosservato l’intervento del presidente israeliano, Isaac Herzog, al World economic forum in corso a Davos, in Svizzera.
“Abbiamo perso fiducia nei processi di pace – ha detto Herzog – Vediamo infatti la glorificazione del terrorismo dai nostri vicini e siamo consapevoli che, per cambiare questa situazione, ci dovrà essere anzitutto il rilascio degli ostaggi“.
Il presidente ha inoltre respinto l’ipotesi dei due Stati.
“C’è disponibilità a dialogare con i palestinesi, ma prima della questione dei due Stati dobbiamo affrontare quella della sicurezza di Israele“.
Iran-Pakistan, Teheran convoca l’incaricato d’affari di Islamabad
In seguito agli ultimi attacchi del Pakistan in Iran, in risposta a quelli iraniani, il ministero degli Esteri di Teheran ha convocato l’incaricato d’affari di Islamabad.
Diplomazie sempre più in subbuglio, dunque, considerando che il Pakistan, a sua volta, aveva richiamato il suo ambasciatore.
Pakistan-Iran, la Cina è disposta a mediare
La Cina si offre di svolgere un ruolo di mediazione tra Pakistan e Iran. Pechino ha infatti rapporti positivi con entrambi i Paesi e si dice pronta a “svolgere un ruolo costruttivo“.
Mar Rosso, Houthi denuncia attacchi Stati Uniti e Gran Bretagna
La tv Al-Masirah, controllata dagli Huthi, denuncia attacchi di Stati Uniti e Gran Bretagna nello Yemen. Interessate cinque aree del Paese: Al-Hudaydah, Taiz, Dhamar, Al-Bayda e Saada. Sarebbe la quarta serie di attacchi.