Nel corso del 2024, sarà ancora attivo l’ex Bonus Renzi, ufficialmente noto come trattamento integrativo Irpef per i lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati. Introdotto durante il governo Renzi, questo beneficio fiscale rappresenta una detrazione che può ammontare fino a 1.200 euro all’anno, ossia 100 euro al mese. Esiste un limite massimo di reddito, fissato a 28.000 euro annui, e l’importo massimo viene erogato esclusivamente a coloro che guadagnano meno di 15.000 euro all’anno. Nel 2024, a seguito delle nuove regole sull’Irpef, sono state apportate alcune modifiche.
Trattamento integrativo 2024, a chi spetta l’ex bonus Renzi?
Come già accennato, nel 2024 sono in vigore nuove norme sull’Irpef, caratterizzate da tre aliquote invece di quattro. Il governo ha anche aumentato l’importo massimo delle detrazioni fiscali per i dipendenti a 1.955 euro, rispetto ai precedenti 1.880 euro. L’effetto principale è l’innalzamento della no tax area a 8.500 euro annui, in linea con quella dei pensionati.
Questo cambiamento ha reso necessaria una revisione della normativa sull’ex Bonus Renzi. Pertanto, alla luce di adeguamenti contabili, la norma attuale è la seguente:
per chi ha un reddito inferiore a 15.000 euro, il bonus può essere ottenuto solo se l’Irpef lorda da pagare supera le detrazioni ottenute, sottratte di 75 euro. In questo modo, l’importo massimo resta fissato a 1.880 euro.
Per chiarire, le detrazioni da sommare includono quelle per i redditi da lavoro dipendente, le spese sanitarie, i familiari a carico, gli interessi sui mutui fino al 31 dicembre 2022, così come i bonus edilizi o le detrazioni per i prestiti e i mutui agrari.
Requisiti per ottenere il trattamento integrativo 2024
Il bonus è destinato a tutti i lavoratori, compresi quelli del settore pubblico e privato, nonché a lavoratori con contratti atipici, co.co.co., stagisti, borsisti, disoccupati che ricevono la Naspi, lavoratori socialmente utili, e quelli in cassa integrazione. Anche i pensionati Inps che non beneficiano di misure di sostegno alla povertà o rendite Inail rientrano tra i potenziali beneficiari.
La soglia di reddito per ottenere la detrazione massima è fissata a 15.000 euro nell’anno in corso. Pertanto, coloro che desiderano ricevere il bonus nel 2024 devono assicurarsi di non superare questa soglia di entrate nell’arco dell’anno. Analogamente, chi ha ricevuto la detrazione nel 2023 dovrà dimostrare, con la dichiarazione dei redditi da presentare quest’anno, di aver mantenuto un reddito inferiore a tale soglia.
Cosa succede se si supera la soglia dei 15mila euro?
Chi ha ottenuto il bonus Renzi nel 2023 ma, nel corso dell’anno, ha raggiunto un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro, può ricevere una versione ridotta del bonus, da 1.200 euro in giù, pari alla differenza tra l’imposta e le detrazioni. Altrimenti, non avrà diritto al bonus. Nel caso in cui il reddito superi i 28.000 euro, non si avrà diritto al bonus.
Come ricevere il trattamento integrativo 2024?
Ci sono due modalità per ricevere il trattamento integrativo Irpef:
- La prima consiste nell’ottenere l’anticipo direttamente in busta paga (o nell’assegno dell’Inps per disoccupati e pensionati); è possibile richiedere un conguaglio al datore di lavoro alla fine dell’anno.
- La seconda opzione è attendere la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo e inserirlo in quel contesto, richiedendo il rimborso all’Agenzia delle Entrate.
Non è necessario presentare alcuna domanda per ottenere il bonus, ma nel caso in cui si voglia rinunciarvi, è necessario comunicarlo all’Inps o al datore di lavoro.
Il primo metodo consente di disporre dei soldi più rapidamente, senza dover attendere la dichiarazione dei redditi. Tuttavia, per coloro che non sono sicuri di mantenere un reddito inferiore a 15.000 euro annui e rispettare il limite massimo di detrazioni, potrebbe comportare la restituzione dei soldi quando si compila il modello 730, nel caso in cui i requisiti non siano stati soddisfatti.