Inizia un nuovo percorso per Nicolò Fagioli, il centrocampista della Juventus nel corso del pomeriggio si è presentato al primo incontro con gli psicologi programmato per combattere la sua ludopatia che gli è costata la squalifica in questa stagione.
Il primo incontro con gli psicologi per Fagioli
Nel pomeriggio il centrocampista della Juventus, Fagioli, ha preso parte al primo incontro con gli psicologi volto al recupero dalla ludopatia voluto dalla Figc in seguito alla squalifica nell’attuale stagione di campionato.
Il calciatore ha preso parte al primo incontro dei 10 totali previsti nel ciclo promosso dall’Ordine degli psicologi di Torino sulla malattia a lui diagnosticata. Il pieno recupero avverrà tramite un piano terapeutico della durata di minimo 6 mesi e tramite incontri pubblici da svolgere nell’arco di 5 mesi presso Centri federali territoriali o Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo sotto indicazione della Federazione:
“12 (dodici) mesi di squalifica, di cui 5 mesi commutati nelle seguenti prescrizioni alternative: 1) Partecipazione del Sig. FAGIOLI ad un piano terapeutico della durata minima di mesi 6 (sei) finalizzato alla cura della ludopatia; 2) Partecipazione del Sig. FAGIOLI ad un ciclo di incontri pubblici, nel numero minimo di 10 (dieci) nel periodo di cinque mesi”.
Inizia, dunque, un percorso importante per il calciatore che dovrà stare fermo fino a fine stagione a causa della squalifica ricevuta dalla Figc. Uno stop che arriva proprio nel momento migliore per il centrocampista vista la crescita esponenziale che stava avendo.
La squalifica con la Juventus
Dopo il ritorno dal prestito alla Cremonese Fagioli è diventato sempre di più un perno fondamentale per il centrocampo bianconero convincendo Allegri e scalando le gerarchie fino ad essere titolare al fianco di giocatori come Rabiot o Locatelli.
Ottime prospettive interrotte, bruscamente, dallo scandalo scommesse che ha colpito molti giocatori italiani: su tutti lui, Tonali e Zaniolo. Dalle prime voci che sono circolate in estate fino alle sempre più insistenti indagini il calciatore bianconero ha sempre rispettato le decisioni della Juventus.
La società inizialmente non ha preso provvedimenti, ma al manifestarsi delle indagini ha assecondato le procedure richieste per permettere alle forze della giustizia di proseguire con la loro inchiesta. Intanto la Nazionale ha convocato tutti gli azzurri per gli impegni previsti in vista delle qualificazioni ma è proprio lì che i tre calciatori indagati sono stati chiamati a depositare le loro testimonianze e a dare spiegazioni con l’accompagnamento dei loro rispettivi avvocati.
Da quel momento Fagioli ha iniziato il suo percorso contro la malattia con il pieno appoggio di tutta la squadra, dei suoi compagni, della società e degli affetti più cari che lo stanno supportando lungo il viaggio.
A confermare la tendenza di una volontà comune di proseguire insieme nel percorso anche la proposta della Juventus per rinnovargli il contratto: il giocatore aveva altre due stagioni in bianconero e non era in scadenza.
Il rinnovo fino al 2028, così, suggella un rapporto di fiducia reciproca e di vicinanza da parte della Juve. Contratto che ha visto anche un aumento dello stipendio: da meno di un milione a poco più di 1,5 milioni di euro.
Così il centrocampista adesso avrà tutto il tempo per recuperare dal tanto tempo passato fuori dal campo e ritornare in forma per giocare da protagonista, con tutta probabilità, nella prossima stagione che verrà.
Attualmente, infatti, Fagioli potrebbe tornare a ridosso dell’ultima di campionato e giocare contro il Monza il 26 maggio ma, a parte dare il suo contributo nei minuti finali, sarà difficile vederlo in azione dal 1° minuto.
L’augurio per la Juventus è quello di vederlo in campo sano e in pieno recupero dalla ludopatia così da non rischiare eventuali ricadute che potrebbero seriamente minare non soltanto il suo rapporto con la Juventus ma anche il suo futuro da calciatore professionista.