Immaginare e visualizzare mentalmente situazioni, luoghi o oggetti è un’esperienza comune per molte persone, e spesso è piacevole. Ma per chi soffre di afantasia, questo processo è pressoché inesistente.
Come capire se soffri di afantasia? Nell’articolo esamineremo attentamente i sintomi e le sfide che caratterizzano chi vive senza la capacità di visualizzare immagini nella mente.
Cos’è l’afantasia?
L’afantasia, detta anche “mente cieca”, è un raro deficit neurologico che comporta, nelle persone che ne soffrono, l’incapacità di costruire e visualizzare nella propria testa immagini mentali, come la rappresentazione della persona amata o anche il luogo in cui sono cresciuti, sebbene la loro immaginazione e memoria spaziale siano efficaci.
Studiato solo da pochi anni, ad oggi questo disturbo, purtroppo, non ha alcun trattamento di cura.
Le persone che ne soffrono affermano di non riuscire a vedere nulla quando gli viene chiesto di formare un’immagine del volto di una persona cara, o di un oggetto o luogo a loro familiare. Si stima che dal 2 al 5% della popolazione ne sia affetta e non sia in grado di generare la minima immagine mentale per tutta la vita.
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Quali sono le cause dell’afantasia
La causa neurologica di questo disturbo rimane sconosciuta fino ad oggi. L‘afantasia può verificarsi a seguito di un incidente o di una lesione cerebrale oppure essere presente fin dalla nascita.
Gli studi suggeriscono che le persone affette da afantasia potrebbero sperimentare qualcosa di simile a ciò che sperimentano le persone nate cieche: possono descrivere la disposizione di una stanza e muoversi al suo interno, senza “vederla” all’inizio. L’afantasia potrebbe quindi essere paragonata alla cecità parziale. Gli “occhi interiori” non captano ciò che gli occhi vedono fuori e quindi non possono portarlo dentro.
Altri studi dimostrano che le persone con afantasia non siano in grado di attivare la corteccia visiva per creare immagini mentali a causa della mancanza di connessione di feedback dalla corteccia frontale.
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Quali sono i sintomi dell’afantasia
Le persone con afantasia descrivono sintomi molto disparati. In definitiva una persona che soffre di afantasia si trova ad affrontare principalmente l’incapacità di ricordare sotto forma di immagini.
Tuttavia, alcune persone hanno solo una parziale assenza di immagini mentali a livello dei sensi o possono sentire una melodia nella loro testa senza avere alcuna immagine visiva ad essa associata.
Nonostante la loro incapacità di generare immagini visive dalla memoria su richiesta, alcune persone riferiscono di avere immagini mentali nei loro sogni, mentre altre spiegano che i loro sogni non sono visivi, costituiti solo da contenuti concettuali o emotivi.
Inoltre, è stato dimostrato che alcune persone affette da afantasia hanno maggiori probabilità di avere difficoltà nel riconoscere i volti (prosopagnosia), hanno problemi di orientamento o hanno scarsa memoria per gli eventi della vita.
Va notato, tuttavia, che nelle persone affette da afantasia, l’immaginazione “verbale” e la memoria spaziale sono intatte, a differenza della rappresentazione mentale.
La vita con questo disturbo non è limitata. La persona che ne soffre può legarsi ad altre persone, lavorare, essere creativa ed essere assolutamente autonoma.
Come si cura l’afantasia?
Attualmente non esiste alcuna cura per l’afantasia. Se è vero che convivere con questo disturbo non limita la vita quotidiana delle persone che ne soffrono, va notato che le persone a cui viene diagnosticato affermano di sentirsi diverse.
In conclusione, l’afantasia rappresenta un’esperienza mentale singolare, caratterizzata dall’assenza di immagini mentali. Chi ne è affetto può affrontare sfide nella percezione e nella rappresentazione del mondo, creando un mondo interiore unico, pur vivendo una vita normale.