Catherine Katty Skerl è nuovamente al centro dell’attenzione dopo anni, questa volta a causa della notizia che la sua tomba nel cimitero del Verano è stata violata e la sua salma è stata trafugata. Ma chi era questa giovane ragazza, morta a soli 17 anni nel 1984?
Chi era Katy Skerl? Causa morte
Katy Skerl è stata ritrovata morta il 22 gennaio 1984 a Grottaferrata, in provincia di Roma, con segni di strangolamento. Il suo decesso rappresenta a tutt’oggi un mistero su cui nessuna indagine è riuscita a fare luce del tutto.
Il 21 gennaio 1984, Katy lasciò casa insieme al fratello per recarsi a una festa a casa di amici in via Cartesio, nel quartiere Talenti. Quella stessa sera fu vista viva per l’ultima volta.
Chi era il fidanzato di Katy Skerl?
Nell’aprile del 2023, gli investigatori hanno interrogato Francesco Morini, che al momento della tragedia era il fidanzato della giovane di 17 anni.
La loro storia era iniziata 21 giorni prima e si concluse drammaticamente con l’evento tragico. Tuttavia, il 21 gennaio 1984, in casa Morini giunge una telefonata in piena notte, alla quale risponde sua madre. È quasi l’1:00 e dall’altro capo del filo si sente una voce femminile che urla “aiuto” per tre volte. Un orario che, secondo gli inquirenti, probabilmente non coincide con la morte di Katy Skerl, stimata non oltre le 23:00.
Non vi sono sospetti su Morini, ovviamente: gli investigatori lo hanno sentito solo per cercare ulteriori piste da seguire.
Genitori di Katy Skerl: chi erano il padre e la madre?
Il padre di Katy è Peter Skerl, svizzero naturalizzato italiano. E’ un regista che ha collaborato con Ingmar Bergman, è stato assistente dietro la macchina da presa in film come “L’ora del lupo” e “La vergogna”. Assorbendo in modo osmotico lo stile oscuro del maestro, ha successivamente abbandonato sia questo stile che il mondo del cinema. Nel 1984, non risiedeva più a Roma; furono l’ex moglie e i figli, Marco e Caterina, a stabilirsi al civico 54 di Via Isidoro del Lungo. Nel frattempo, Katy frequentava il Liceo Artistico in Via Giulio Romano.