Gianni Moscon è uno dei corridori più promettenti del ciclismo italiano. Nonostante da alcuni anni non riesca a trovare una continuità di risultati, il corridore trentino è stato ingaggiato dalla Soudal-QuickStep, una delle squadre maggiormente attrezzate per affrontare le classiche del nord, il terreno ideale di Gianni Moscon quando è in grande forma. Classe 1994, l’azzurro si trova quindi davanti ad una possibilità di rilancio molto importante dopo due anni poco felici nell’Astana Qazaqstan, la formazione diretta dall’ex corridore Alexandre Vinokourov.

Gianni Moscon e gli infortuni

Alla stampa belga, Gianni Moscon ha spiegato che all’Astana non ha avuto modo di potersi riprendere dagli infortuni, in quanto è stato chiamato subito ad affrontare delle corse molto importanti. Il corridore trentino avrebbe preferito prendere prima parte ad alcune corse minori, e solo in un secondo momento concentrarsi sugli appuntamenti cruciali della stagione. Proprio un anno fa, nel corso del Tour Down Under, Moscon ha rimediato la frattura della clavicola, un infortunio che ha caratterizzato in negativo tutta la sua stagione. Quell’incidente è arrivato dopo un 2022 terribile, tra Covid e atri problemi, che non gli avevano permesso di avere continuità di rendimento. Eppure, nel 2021, Moscon fu autore di una grandissima Parigi-Roubaix: nel giorno in cui ci fu la grande vittoria di Sonny Colbrelli con la maglia di campione europeo, Moscon andò in fuga per buona parte della corsa e sembrò anche in grado di vincere la classica del pavè, chiusa poi in quarta posizione. Le grandi classiche sono da sempre il terreno ideale di Gianni Moscon: terzo a Il Lombardia nel 2017, quinto al mondiale nel 2018, il trentino è sempre andato vicino al bersaglio grosso nelle grandi corse, ma fino ad oggi ha sempre dovuto rimandare l’appuntamento con il successo in una classica monumento.

Moscon riparte dalla Soudal-QuickStep

Gianni Moscon riparte così dalla Soudal-QuickStep, la squadra che ha scritto la sua gloriosa storia sulle pietre del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix. Ai microfoni di Sporza, non si è tirato indietro di fronte alla possibilità di correre al fianco di Remco Evenepoel nelle grandi corse a tappe:

“Ambire io stesso a una vittoria? Se dovessi avere le gambe, perché no. Sarei molto felice di poter sostenere Remco. È un corridore fantastico e può fare una classifica ottima al Tour de France”.

L’obiettivo della Soudal-QuickStep è molto ambizioso: la formazione belga vuole dominare sia le corse di un giorno che le grandi corse a tappe. Lo scorso anno Remco Evenepoel ha provato l’assalto al Giro d’Italia, dal quale si è ritirato a causa della positività al Covid-19. In seguito è andato alla vuelta, dove non è riuscito a competere per la classifica finale ma ha portato a casa tre vittorie di tappa. Sotto questo punto di vista, Gianni Moscon ha dimostrato in molte occasioni di essere un uomo molto affidabile nell’economia delle grandi squadre che ambiscono. vincere una classifica generale: l’azzurro è stato infatti anche un gregario di Geraint Thomas al Team Sky nel 2018, quando il gallese ha vinto la maglia gialla, anche se il trentino venne allontanato dalla corsa in seguito a un litigio con un altro corridore.

Soudal-QuickStep, squadra che rilancia corridori

Dopo gli ultimi anni trascorsi tra più ombre che luci, Moscon vuole quindi rilanciare definitivamente la propria carriera. La fortuna non gli ha sorriso nel corso degli ultimi due anni, ma c’è sicuramente modo di poter trovare spazio. La Soudal-QuickStep, sotto questo punto di vista, negli ultimi anni si è specializzata proprio nel recuperare grandi talenti che sembravano ormai persi. Un nome su tutti è quello di Mark Cavendish, che è riuscito a ritrovare il giusto colpo di pedale e la vittoria al Tour de France dopo tanti anni di buio, caratterizzati da un brutto virus che gli aveva portato molti problemi di salute. Non è da escludere, quindi, che Moscon possa essere co-capitano del team sul pavè del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix insieme a Kasper Asgreen, corridore che ha mostrato più volte in passato tutto il suo talento sulle pietre.