Le 500 lire d’argento furono coniate dalla Banca d’Italia a partire dal 1957 per celebrare alcuni anniversari ed eventi storici che hanno segnato la storia nazionale. Alcuni di questi esemplari sono molto ricercati dai collezionisti e se conservati in buone condizioni possono far guadagnare una fortuna. Ne esistono però diversi tipi, vediamo quali sono quelli con più importanza a livello numismatico e quanto valgono.
Quanto valgono le 500 lire d’argento?
In Italia sono state coniate tre diverse monete da 500 lire in argento 835/1000. Tutte le edizioni, circolate a partire dal 1957, furono create per la celebrazione di particolari eventi o personaggi storici che hanno segnato la storia. Le caratteristiche sono le stesse per tutte le tipologie, come peso, forma e grandezza.
E cioè, hanno un diametro di 29,3 millimetri ed un peso di 11 grammi. Una volta ritirate dalla circolazione sono state tesaurizzate, specialmente quando il valore in peso dell’argento ha superato quello nominale della valuta.
Alcune però sono considerate rare e valgono una fortuna. Mentre altre sono comuni perchè stampate in più grande quantità e possono facilmente essere trovate in casa, conservate in vecchi salvadanai e cassetti. Per rispondere alla domanda quindi, e sapere quanto valgono, bisogna prima capire di che edizione si tratta in base al disegno sulle due facce e all’anno di conio.
Le 500 lire con le caravelle
Le 500 lire in argento con le caravelle sono state coniate a partire dal 1957. Furono ideate per celebrare quello che veniva considerato un “nuovo rinascimento italiano” e cioè il boom economico. Per questo si scelse di inserire sulle due facce un simbolo che dovesse rappresentare una immagine in linea con il concetto e quindi la conquista dell’America da parte di Cristoforo Colombo.
Ve ne sono però diverse versioni, ed il loro valore cambia nettamente. L’esemplare più comune in circolazione è quello con le tre caravelle sul retro, che navigano in direzione destra, con la scritta Repvbblica Italiana. Mentre sulla faccia frontale c’è un busto di donna. Di questa la tiratura totale fu di 6,5 milioni di pezzi. Pertanto non sono considerate rare, ma anzi, molto comuni da trovare sia in Italia che all’estero. Il loro valore si aggira, in base allo stato di conservazione, tra i 3 ed i 5 euro, in base anche alle quotazioni dell’argento.
Diverso invece il discorso per le 500 lire d’argento con le caravelle sbagliate. Cioè la versione di prova della moneta, sulla quale sono rappresentate le vele che vanno nella direzione opposta e controvento. L’altra differenza è nella scritta che è “Repubblica” e non Repvbblica come nella versione ufficiale.
Di queste ne circolano soltanto 1007 esemplari e per questo motivo sono molto ricercate dai collezionisti. Il loro valore è tra quello delle vecchie lire più elevato, e va dai 3000 euro e può arrivare a 12000 euro in base alla conservazione.
Le 500 lire argento bighe e cavalli Unità d’Italia
Le 500 lire d’argento con le bighe e i cavalli furono coniate nel 1961 per celebrare il primo centenario dell’Unità d’Italia. Sulla faccia c’è rappresentata da un lato l’Italia in forma allegorica e sull’altro la quadriga, un classico simbolo di trionfo. Di queste monete ne circolarono 27.120.000 esemplari. Per questo, non sono considerate rare e neanche preziose. Essendo abbastanza comuni infatti il loro valore massimo può essere di 10 euro, se perfettamente conservate.
500 lire edizione Dante Alighieri
Le 500 lire in argento con il volto di Dante Alighieri furono coniate nel 1965 per celebrare il 7° centenario della nascita del celebre poeta. Anche queste sono molto comuni e ne esistono 5milioni di copie. Il loro valore è molto basso e corrisponde solitamente a quello attribuito in base al peso dell’argento, cioè 11 grammi e la quotazione attuale.
Varia quindi dai 3 ai 6 euro. Vista la grande tiratura però ne esistono molte versioni dette “fior di conio” cioè nuove, con cofanetto e garanzia, il cui valore di mercato può arrivare al massimo a 30 euro.