Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato oggi, mercoledì 17 gennaio, lo stanziamento di 10 milioni per i disturbi alimentari. Rispondendo al Question Time alla Camera dei Deputati, il responsabile del dicastero ha precisato che l’emendamento al decreto Milleproroghe entrerà in vigore insieme al nuovo nomenclatore tariffario. Dunque dal primo aprile, la piena erogazione delle prestazioni diventerà operativa.
Schillaci annuncia l’arrivo di 10 milioni di euro per il contrasto dei disturbi alimentari
Dopo le polemiche degli ultimi giorni, arriva oggi la risposta del governo all’ondata di indignazione prodotta da un iniziale diniego da parte dell’esecutivo di rifinanziare il fondo istituto da Mario Draghi nel 2021. Di fronte ai dati sempre più allarmanti di un aumento dei disturbi del comportamento alimentare, che in Italia affligge più di 3,7 milioni di persone, le associazioni di categoria avevano alzato il tono del dibattito, promettendo battaglia. Venerdì prossimo, infatti, si sarebbe dovuta svolgere una manifestazione di protesta in 22 città italiane.
L’intervento di oggi alla Camera di Schillaci dovrebbe cambiare le carte in tavola. L’introduzione dell’emendamento al Milleproroghe che prevede un finanziamento di 10 milioni di euro a favore del Fondo per il contrasto dei disturbi alimentari, annunciato dal ministro, dovrebbe quindi rispondere in maniera adeguata alle aspettative di pazienti, familiari e associazioni.
Schillaci sul contrasto ai disturbi alimentari: “Sempre data massima attenzione”
Ho l’occasione di illustrare le misure in corso di adozione per contrastare le problematiche relative ai disturbi del comportamento alimentare. Queste misure hanno sempre avuto da me molta attenzione, per la particolare diffusione di questi disturbi specie tra i giovani.
Ricordo al riguardo che la legge di Bilancio del 2022 ha previsto, nelle more dell’aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), l’istituzione presso il ministero della Salute di un Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione con dotazione di 15 milioni di euro per l’anno 2022 e 10 milioni per l’anno 2023. Per definire la ripartizione complessiva del Fondo è stato istituito un apposito gruppo tecnico scientifico che ha definito nel giugno 2022 i criteri e le linee di intervento per l’utilizzo del Fondo e le procedure per la presentazione dei piani di attività biennali da parte delle Regioni e delle Province autonome. Ad oggi dalle relazioni intermedie presentate si evince che le Regioni e le Province autonome hanno impegnato il 59% del finanziamento e speso solo il 3% del finanziamento complessivo