Nel 1992, Michael Mann realizzò uno dei suoi film più acclamati, che in quell’anno gli valse un premio Oscar per il miglior sonoro. Ci riferiamo, naturalmente, a “L’ultimo dei Mohicani”, con il straordinario Daniel Day-Lewis nel ruolo di Nathaniel “Occhio di falco”.
“L’ultimo dei Mohicani” è una storia vera?
“L’ultimo dei Mohicani” è ispirato ad una storia vera.
Nonostante alcune trame e personaggi siano stati romanzati o inventati, il film si ispira al massacro di Fort William Henry. Il 3 agosto 1757, i francesi, guidati dal marchese Montcalm, assediarono Fort William Henry con il supporto dei nativi americani, approfittando della debolezza delle forze britanniche rimaste a difenderlo.
Il comandante delle forze militari incaricate della difesa di Fort Henry era il generale Munro, una figura che compare anche nel film. Dopo sei giorni di assedio, il generale Munro si trovò inevitabilmente costretto a dichiarare la resa. L’evento alla radice della trama che ha ispirato la sceneggiatura di Michael Mann fu particolarmente cruento, con migliaia di soldati che persero la vita.
A quale romanzo è ispirato il film “L’ultimo dei Mohicani”?
Il film “L’ultimo dei Mohicani” di Michael Mann è l’adattamento cinematografico dell‘omonimo romanzo di James Fenimore Cooper e trae ispirazione da due film precedenti: un altro “L’ultimo dei Mohicani”, diretto da Clarence Brown e Maurice Tourneur, e “Il re dei pellirosse” di George B. Seitz.
Trama
La trama del film si svolge nel 1757 e ha come protagonista Nathaniel “Occhio di falco”, affiliato alla tribù dei Mohicani che lo ha accolto come proprio. Nathaniel, un giovane di discendenza inglese rimasto orfano, ha vissuto fin dall’infanzia con Chingachgook e il figlio di quest’ultimo, Uncas.
In quel periodo, francesi e inglesi si contendevano i territori nordamericani durante la guerra dei sette anni. I nativi americani che abitavano quelle terre furono costretti a lasciarle per sopravvivere.