Nato e cresciuto calcisticamente nel Napoli, club con cui, all’età di 17 anni, entra di diritto nel calcio che conta, esordendo prima in Coppa Italia e poi in Serie A, Francesco Baiano, soprannominato Ciccio da sempre o meglio ancora, ‘Baianito‘ da Maradona, dopo un importante girovagare trova casa e la sua dimensione. L’esperienza più importante della sua carriera è quella fatta con la Fiorentina, società in cui milita dal 1992 al 1997. E’ la spalla perfetta di un certo Gabriel Omar Batistuta, con cui forma una coppia perfetta. Poi, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, la carriera da allenatore. Per commentare la sfida di Supercoppa, che vedrà di fronte due club a cui è rimasto profondamente legato, Napoli-Fiorentina, Baiano è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Napoli-Fiorentina, Baiano a Tag24
La sconfitta con la Fiorentina in campionato, segnò la fine dell’era Garcia. Adesso, a distanza di un paio di mesi, tutto può cambiare. Quella di domani contro la viola può rappresentare infatti per il Napoli, e per Mazzarri, un nuovo inizio. In ballo c’è il passaggio del turno e la possibilità di giocarsi la finale della Supercoppa italiana. Un trofeo per provare a salvare la stagione, ma la squadra di Italiano, ancora in corsa per ogni obiettivo, venderà cara la pelle. L’Al-Awwal Park Stadium di Riad, in Arabia Saudita, è pronto per ospitare la prima Final Four, domani con fischio d’inizio alle ore 20.00. L’altro match, quello tra Inter e Lazio, è invece in programma per venerdì alla stessa ora. Per commentare la nuova Supercoppa e la gara Napoli-Fiorentina, Baiano, che in carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Hai vestito entrambe le maglie e domani Napoli e Fiorentina si troveranno una di fronte all’altra per la prima semifinale di Supercoppa. Che partita sarà?
“Sono due squadre che amano fare gioco, anche se in questo momento nessuna delle due sta bene. Sicuramente sarà una partita bella da vedere, perché questa è l’indole delle due squadre, anche nei momenti di difficoltà”.
Il Napoli sta vivendo una stagione molto particolare. La vittoria con la Salernitana, anche per come è arrivata, potrebbe rappresentare un momento di svolta?
“Potrebbe essere la svolta della stagione, ma ci vuole qualcosa di più per uscire dal periodo nero. È normale che in un momento difficile, la vittoria è l’unica cosa che conta, perché ti porta entusiasmo e convinzione. Tra l’altro, per come è venuta, vale ancora di più. Quella contro la Salernitana è stata una partita complicata e quando si riesce a portare a casa il risultato massimo, in gare del genere, ne esci fortificato. Per chiudere la crisi però ci vuole altro, ci vogliono altre partite simili, ma soprattutto altre vittorie. La strada è ancora lunga per rivedere, almeno parzialmente, il grande Napoli che abbiamo ammirato l’anno scorso”.
Si comincia a vedere qualcosa del gioco, ma soprattutto della grinta di Mazzarri?
“Se andiamo all’ultima partita, quella con la Salernitana, si è vista una squadra che ha voluto in tutti i modi vincere il match. Questo lascia ben sperare, ma non ci dimentichiamo che si parla del Napoli, non di una squadra che si deve salvare. Questi ragazzi hanno vinto il campionato in maniera straordinaria, e adesso sono distanti 20 punti dalla vetta, occupata dall’Inter. Nessuno si poteva aspettare un crollo del genere. Adesso è chiaro che l’obiettivo non può essere quello di riconfermarsi campioni, ma quantomeno è necessario centrare la Champions League, che è la cosa più importante per ogni società italiana che si rispetti. Se questo non dovesse succedere, si farebbe molta fatica a trattenere i calciatori migliori”.
La Fiorentina invece ha fatto una prima parte di stagione pazzesca, ma adesso sta vivendo un momento di flessione. Cosa succede?
“Il cammino della Fiorentina penso sia straordinario, e lo ha fatto senza i gol degli attaccanti. I centravanti di Italiano hanno segnato molto poco, forse due gol a testa, ma nonostante questo la Fiorentina è quarta in classifica ed è ancora in corsa per ogni obiettivo. Già da qualche partita, la viola ha dovuto rinunciare a un calciatore fondamentale, come Nico Gonzalez e anche questo non va sottovalutato. Il rischio di risentirne molto era elevato, ed è vero che c’è stata una flessione, ma comunque questa squadra non si è fermata. Qualche passo indietro è stato fatto sotto l’aspetto del gioco, più che nei risultati. In questo momento la squadra non sta benissimo fisicamente, ma ha fiducia ed entusiasmo. Sono al quarto posto in classifica in campionato, in corsa in Coppa Italia, e anche in Conferenze, e ora si giocheranno al massimo la Supercoppa”.
Tra Napoli e Fiorentina c’è una favorita, e soprattutto c’è una favorita in generale in questa competizione?
“Nelle gare secche, come sarà quella di domani, è normale che chi riesce a sbloccare prima il risultato ha grandi chance di arrivare in finale. Allargando lo sguardo invece, è evidente che la strafavorita per la vittoria finale sia l’Inter. I nerazzurri sono primi in classifica in campionato, stanno bene fisicamente e mentalmente, hanno una rosa ampia che gli consente di gestire al massimo qualunque partita, anche quelle ravvicinate e a distanza di due o tre giorni”.