Federico De Min, Matteo Verdicchio e Santiago Visentin non erano colpevoli del presunto stupro di gruppo ai danni di una ragazza. I tre giocatori della provincia veneta sono stati assolti per i fatti risalenti alla notte di Ferragosto 2020. I giovani calciatori erano finiti nell’occhio del ciclone per un episodio avvenuto tre anni fa durante una festa in una villa di Visome, in provincia di Belluno. I giudici del tribunale veneto hanno ritenuto insufficienti le prove fornite dalla ragazza, scagionando i tre sportivi.
Belluno, assolti i tre calciatori accusati di stupro: la sentenza
L’accusa aveva avanzato una richiesta di otto anni e un risarcimento di 150mila euro. Fra 90 giorni verranno rese note le motivazioni della sentenza del Tribunale di Belluno. La ragazza aveva spiegato di essere stata obbligata a subire rapporti sessuali durante il party di Ferragosto.
L’episodio di Verona
Il suo racconto, però, è sembrato avere più di qualche incongruenza: i legali hanno giudicato il rapporti “del tutto consensuali“, tesi confermata anche dal proprietario di casa. Circa un anno fa cinque calciatori erano stati condannati per violenza sessuale di gruppo a Verona. In questo caso la protagonista della denuncia era una studentessa di 20 anni, che aveva denunciato la presunta violenza.