Gli ultimi sondaggi politici condotti da Tecné per conto di RTI e diffuso attraverso le reti Mediaset su Quarta Repubblica, hanno fornito dati cruciali sulle tendenze di voto. Ecco come sono cambiate le preferenze politiche al 16 gennaio: pochi movimenti, vista la frequenza delle ultime rilevazioni condotte da Tecnè non possiamo aspettarci grossi scossoni, ma per certi versi è utile anche fare confronti nel breve termine, ovvero vedere quale partito, nel giro di pochi giorni, perde più consensi e in base a cosa.
Sondaggi politici Tecnè 15 gennaio 2024: chi sale e chi scende
Tra i partiti principali, Fratelli d’Italia emerge con il 28,9% delle preferenze, seguito dal Partito Democratico con il 19,3%. Il Movimento 5 Stelle si posiziona al terzo posto con il 16,2%.
Sotto la soglia dei 10 punti percentuali troviamo Forza Italia e Lega, che raccolgono rispettivamente il 9,4% e l’8,5% delle intenzioni di voto. Altri partiti minori, come Azione, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva e +Europa, mostrano una presenza significativa, sebbene più limitata, nel panorama politico.
Entrando più nel dettaglio, il partito di Carlo Calenda si posiziona al 3,8%, quindi sotto la soglia psicologica dei quattro punti percentuali, mentre a 0,4 punti di distanza più in bassa troviamo Alleanza Verdi e Sinistra, dunque al 3,4%, con l’obiettivo nemmeno troppo lontano di diventare la sesta forza politica del Paese.
Ancora più in basso il partito di Matteo Renzi al 3%, mentre +Europa non si stacca dalla sua fascia di sicurezza, restando ancorato al 2,4%.
Infine, il 5,1% del campione intervistato darebbe il voto a un altro partito.
Il dato più sorprendente riguarda però il 44,7% degli intervistati che si dichiarano indecisi o propensi all’astensione, sottolineando un diffuso senso di incertezza o disaffezione nei confronti della politica attuale. Si tratta di un dato molto elevato, forse il più alto rispetto ad altri istituti di rilevazione che invece danno questa rappresentanza al di sotto dei 40 punti percentuali.
Nota metodologica
Lo studio, realizzato tra il 14 e il 15 gennaio 2023, si basa su un approccio metodologico rigoroso. L’indagine ha coinvolto un campione probabilistico della popolazione italiana maggiorenne, assicurando una rappresentazione equilibrata per sesso, età, area geografica e ampiezza dei centri. La rilevazione dei dati è stata effettuata attraverso metodi misti, combinando interviste telefoniche (CATI) e online (CAWI). In totale, sono stati contattati 5.851 individui, con una partecipazione effettiva di 800 persone, con un margine di errore che si attesta al +/-3,5%.
Sondaggi politici Tecnè 15 gennaio 2024: la tabella e i confronti
Andiamo a sintetizzare nella seguente tabella i dati sopra riportati, per poi confrontarli con le ultime rilevazioni effettuate da Tecnè per diversi committenti e vedere dove e quali sono stati i principali cambiamenti nell’arco di questi primi 15 giorni.
PARTITO | RILEVAZIONE 15 GENNAIO 2024 | RILEVAZIONE 13 GENNAIO 2024 | VARIAZIONE | RILEVAZIONE 8 GENNAIO 2024 | RILEVAZIONE 2 GENNAIO 2024 |
Fratelli d’Italia | 28,9% | 28,8% | +0,1% | 28,7% | 28,8% |
Partito Democratico | 19,3% | 19,2% | +0,1% | 19,2% | 19% |
Movimento 5 Stelle | 16,2% | 16,1% | +0,1% | 16,3% | 16,5% |
Forza Italia | 9,4% | 9,3% | +0,1% | 9,3% | 9,4% |
Lega | 8,5% | 8,4% | +0,1% | 8,3% | 8,3% |
Azione | 3,8% | 3,9% | -0,1% | 3,9% | 3,8% |
Alleanza Verdi e Sinistra | 3,4% | 3,5% | -0,1% | 3,5% | 3,5% |
Italia Viva | 3% | 2,8% | +0,2% | 2,9% | 3% |
+Europa | 2,4% | 2,5% | -0,1% | 2,5% | 2,4% |
Considerazioni finali
Come possiamo vedere dalla tabella soprastante, nei primi 15 giorni del 2024 lo scenario politico risulta abbastanza immutato, con piccole variazioni che non smuovono granché. Fratelli d’Italia galleggia poco al di sotto del 29%, senza però mai arrivarci, mentre il Partito Democratico sembra registrare un piccolo rialzo, almeno dello 0,3% da inizio anno. Un movimento rilevante, così come, all’opposto, è rilevante quello del Movimento 5 Stelle, che invece dal 2 gennaio sembra aver perso 0,3 punti percentuali di consenso.
Praticamente stabile Forza Italia, mentre la Lega dà qualche piccolo segnale di ripresa, risalendo dello 0,2% in quindici giorni.