La Certificazione Unica (CU) è un documento essenziale nel contesto fiscale italiano. L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato la versione definitiva del modello CU per l’anno 2024, insieme a istruzioni dettagliate per la sua compilazione. Andiamo a vedere quali sono le principali novità in merito alla Certificazione Unica 2024.

Certificazione Unica 2024: novità e scadenze

La CU 2024 presenta alcune novità significative, tra cui la tassazione agevolata delle mance e aggiornamenti per il lavoro sportivo, sia dilettantistico che professionistico, oltre a nuove norme sui fringe benefit.

La scadenza per la presentazione della CU 2024 è fissata per il 16 marzo, ma si estende al 18 marzo poiché il 16 cade di sabato. È importante segnare queste date nel calendario per garantire la conformità con le normative fiscali.

Certificazione Unica 2024: compilazione e presentazione

Il modello della CU è suddiviso in tre sezioni principali:

  • Frontespizio: qui si inseriscono i dati del sostituto d’imposta e del rappresentante firmatario, oltre all’impegno alla presentazione telematica.
  • Quadro CT: questa sezione riguarda la ricezione telematica dei dati relativi ai Modelli 730-4.
  • Certificazione Unica 2024: include i dati fiscali e previdenziali per le diverse tipologie di reddito, come lavoro dipendente, autonomo, provvigioni e locazioni brevi.

Procedura di trasmissione telematica

La trasmissione della CU deve avvenire esclusivamente in modalità telematica. I sostituti d’imposta possono inviare il frontespizio e il Quadro CT, nonché le certificazioni separate per lavoro dipendente e autonomo. Per i redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata, la scadenza è posticipata al 31 ottobre 2024.

I sostituti d’imposta possono effettuare l’invio direttamente o tramite intermediari abilitati. La prova della presentazione è fornita dalla comunicazione telematica di ricezione. Per l’assistenza fiscale, esistono scadenze specifiche per la trasmissione del Modello 730/2024 e relative schede, che variano a seconda del periodo di presentazione delle dichiarazioni.

Soggetti obbligati alla trasmissione della CU 2024

I soggetti obbligati alla trasmissione della CU includono:

  • Enti che hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenute alla fonte nel 2023.
  • Soggetti che hanno versato contributi previdenziali, assistenziali o premi INAIL.
  • Amministrazioni pubbliche che operano come sostituti di imposta.

Il nuovo modello serve per dichiarare i redditi 2023 non imponibili fiscalmente e a livello contributivo, includendo i dati previdenziali e assistenziali. Se già emessa, una CU aggiornata per il 2023 deve essere fornita entro il 16 marzo 2024. Inoltre, i datori di lavoro non sostituti d’imposta devono emettere certificazioni Inps, basate sulle denunce delle retribuzioni o sul modello DAP/12 per dirigenti industriali.

Certificazione Unica 2024: novità nel Modello

Come anticipato, la CU 2024 presenta diverse novità nel nuovo modello. Quali sono? Andiamo a sintetizzarle:

  • La tassazione agevolata per le mance ricevute dai lavoratori dipendenti nel settore turistico.
  • Una riorganizzazione nel lavoro sportivo, sia dilettantistico che professionistico.
  • Un innalzamento fino a 3.000 euro dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
  • L’introduzione di un trattamento integrativo speciale per i lavoratori nel settore turistico, ricettivo e termale.
  • La rideterminazione delle riduzioni IRPEF per il comparto Sicurezza e Difesa.

Certificazione Unica 2024: cosa attesta

La Certificazione Unica 2024, da presentare entro il 16 marzo 2024 (ricordiamo che il termine prorogato al 18 marzo in quanto il 16 cade di sabato), è un documento essenziale che attesta vari aspetti dei redditi percepiti dai lavoratori nel corso dell’anno fiscale 2023. In particolare, la CU 2024 certifica:

  • L’ammontare dei redditi di lavoro dipendente, assimilati, e quelli sottoposti a tassazione ordinaria o separata.
  • I redditi di lavoro autonomo, comprese le provvigioni e i redditi diversi.
  • I compensi legati a procedure come pignoramenti o espropri, oltre ai corrispettivi legati a contratti d’appalto.
  • L’ammontare dei corrispettivi per locazioni brevi di immobili ad uso abitativo.
  • Le ritenute di acconto e le detrazioni fiscali effettuate.

Questo documento è quindi un riepilogo completo dei redditi percepiti e delle relative ritenute, essenziale per la dichiarazione dei redditi e per la gestione fiscale sia dei lavoratori che dei datori di lavoro.