Cosa fare subito quando la pressione minima è alta? Intanto è bene chiarire cosa si intende per pressione arteriosa alta. che nel corso della vita, i valori della pressione arteriosa manifestano una variazione significativa. Al momento della nascita, un neonato presenta una pressione minima di circa 60 e una massima di circa 90. Durante il processo di crescita, tali valori mostrano un incremento graduale fino a raggiungere, attorno al compimento dei 18 anni, la pressione ottimale tipica di un adulto: una minima compresa tra 60 e 80 e una massima tra 90 e 120.
Pressione minima alta, cosa fare per farla scendere subito?
Quando la pressione minima si colloca tra 80 e 90, e la massima tra 120 e 140, ci si trova in uno stato di pre-ipertensione. Valori superiori sono invece indicativi di ipertensione, con una categorizzazione che riflette la gravità dell’aumento dei livelli.
Il superamento del limite di 180 mmHg per la pressione massima e 110 mmHg per la minima rappresenta un pericoloso innalzamento della pressione arteriosa.
Quando la pressione raggiunge i 200 mmHg, è imperativo recarsi immediatamente al pronto soccorso, poiché non esistono rimedi domestici efficaci per ridurla e non è possibile controllare i potenziali danni associati a questo repentino aumento pressorio.
Anche in assenza di situazioni così estreme, una pressione che supera i 140 mmHg per la massima e i 90 mmHg per la minima richiede l’intervento medico. Questo perché, pur rimanendo entro i limiti considerati normali, il protrarsi di questa condizione sottopone le arterie a uno sforzo considerevole, potenzialmente favorendo la formazione di coaguli o trombi in determinate circostanze spesso non percepite dalla persona.
Se l’innalzamento è occasionale e si mantiene vicino alla soglia massima della normalità, è consigliabile praticare il rilassamento immediato. Lo stato di agitazione contribuisce ad aumentare la pressione, pertanto trovare una posizione comoda, seduta o distesa, chiudere gli occhi, isolarsi e concentrarsi sul respiro può essere benefico.
Esistono diverse tecniche di respirazione utili per ridurre il livello di cortisolo, l’ormone dello stress responsabile dell’aumento della pressione in situazioni di agitazione. Alcuni esempi includono la pratica di 5 respiri lenti con la bocca, la respirazione addominale che coinvolge il diaframma, e la respirazione mindfulness, che consiste nell’isolarsi dal mondo esterno per concentrarsi esclusivamente sul respiro per alcuni minuti al giorno.
Come far abbassare la pressione in maniera permanente?
Per affrontare l’ipertensione è fondamentale distinguere tra episodi di aumento momentaneo e l’ipertensione cronica, poiché richiedono approcci clinici differenti:
- Il rialzo pressorio consiste in picchi di pressione elevata associati a situazioni come lo stress, forti emozioni, stanchezza o sforzi fisici prolungati. Tale condizione richiede interventi immediati in base ai livelli registrati in quel momento.
- L’ipertensione, invece, è una patologia caratterizzata da valori costantemente al di sopra delle normali soglie (entro 140 mmHg per la massima e 90 mmHg per la minima). Pur potendo verificarsi picchi eccezionalmente elevati, chi soffre di ipertensione presenta in generale pressione arteriosa persistentemente elevata.
Nel primo caso, è essenziale comprendere come ridurre immediatamente la pressione al fine di evitare danni irreversibili come ictus o infarti.
Nel secondo caso, oltre a gestire l’innalzamento pericoloso della pressione, è necessario intraprendere una terapia farmacologica per trattare l’ipertensione, in collaborazione con il proprio medico di fiducia.
L’ipertensione rappresenta una patologia che necessita di un trattamento farmacologico, il quale viene prescritto dal medico di famiglia o dal cardiologo di fiducia. Oltre alla terapia, chi soffre di ipertensione è chiamato a implementare sostanziali modifiche nel proprio stile di vita, spesso responsabile dello sviluppo dell’ipertensione arteriosa essenziale.
Per ridurre la pressione in caso di ipertensione, è essenziale intervenire sulle abitudini alimentari, sull’attività fisica e su comportamenti nocivi come fumo e consumo di alcol.
Le persone in sovrappeso o con uno stile di vita sedentario presentano un rischio maggiore di sviluppare ipertensione, anche in giovane età.
È pertanto consigliabile eliminare alimenti ad alto contenuto di grassi, limitare l’apporto calorico e privilegiare l’assunzione di frutta e verdura di stagione, grassi salutari come quelli presenti nel pesce e cereali integrali.
Fumo e alcol devono essere rigorosamente evitati in caso di ipertensione. L’attività fisica risulta fondamentale per favorire la dilatazione delle arterie, migliorare il flusso sanguigno e ridurre la pressione sulle pareti dei vasi.
Infine, per coloro che seguono già una terapia farmacologica, la comunicazione costante con il medico e l’aggiornamento periodico possono contribuire a gestire in modo più efficace la cura dell’ipertensione.