“Ha deciso di vuotare il sacco”, dato che era accusato “da mezza Italia”. I sospetti di Claudio Sterpin, l'”amico speciale” con cui Liliana Resinovich avrebbe avuto una relazione extraconiugale prima della sua morte, ha esternato in maniera diretta e chiara tutti i suoi sospetti, scagliandosi contro il marito della donna, Sebastiano Visintin.

Oggi 16 gennaio, ai microfoni di Tele4, l’ha accusato di “essere il regista” dell’intera vicenda.

Liliana Resinovich, l’amico Claudio Sterpin contro il marito Sebastiano Visintin: “Sa tutto”

Liliana Resinovich è stata trovata cadavere il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste, dopo essere uscita di casa il 14 dicembre 2021 facendo perdere le sue tracce.

La sua morte, a distanza di oltre due anni, è ancora avvolta nel mistero: la prima ipotesi di suicidio non ha convinto e qualche settimana fa il gip di Trieste ha aperto un fascicolo per omicidio.

In questi mesi non sono mancate le accuse tra il marito Sebastiano, con cui Liliana stava da 32 anni, e l’amico Claudio, con cui pare che la donna avesse una relazione. I due si sono scontrati anche durante la puntata di “Chi l’ha visto?”, andata in onda lo scorso 20 dicembre.

Ma questa volta Sterpin non ha avuto remore, con accuse dirette.

Il marito lo incolpo, è l’unica persona che ha avuto convenienza dal fatto che Liliana venisse trovata. E’ lampante. Non voglio incolpare nessuno, ma Sebastiano è il regista, sa tutto

ha dichiarato durante il servizio televisivo, aggiungendo:

Lei doveva essere trovata altrimenti gli eredi, il marito e il fratello, avrebbero avuto la propria parte di eredità fino a dieci anni dopo, per morte presunta, per cui doveva essere trovata. E infatti è stata trovata.

Sterpin: “L’alibi di Sebastiano è crollato”

Secondo quanto dichiarato da Sterpin,

l’alibi perfetto di Sebastiano è pieno di buchi ed è crollato. Tante cose non sono vere e prima fra tutte, il fatto che quella mattina della scomparsa è andato in pescheria per portare i coltelli. Ma dalle celle telefoniche

risulta invece che era

lì in pescheria la sera prima, mi pare verso le 18. Ha portato i coltelli la sera per essere libero e intercettare Liliana la mattina dopo.

Sterpin si è augurato che la magistratura voglia impegnarsi a effettuare ulteriori indagini, dato che nel “faldone ci sono tutti i movimenti di Sebastiano” .

Intanto lo scorso 3 gennaio la Procura di Trieste ha disposto la riesumazione della salma per poter effettuare ulteriori esami.