Il pagamento dell’Assegno di Inclusione avverrà dopo il 26 gennaio 2024 per coloro che hanno presentato la domanda entro il 7 di questo mese; per gli altri, il pagamento inizierà a partire dal 15 febbraio successivo.

Tuttavia, per alcune famiglie, la percezione dell’Assegno di Inclusione potrebbe essere sospesa dopo pochi mesi. Esistono infatti determinati obblighi, il mancato rispetto dei quali può comportare l’interruzione immediata dei pagamenti. Uno di questi obblighi richiede alle famiglie beneficiarie del nuovo sostegno di recarsi presso i servizi sociali del comune di residenza per la presa in carico e la sottoscrizione del patto di inclusione sociale.

È cruciale evidenziare che, sebbene di norma la convocazione dovrebbe essere emessa dai servizi sociali stessi, la normativa stabilisce un limite di tempo entro il quale l’appuntamento deve essere comunque fissato, pena la sospensione del pagamento. Ciò implica che, in assenza della convocazione, è responsabilità del nucleo familiare presentarsi autonomamente.

Assegno di inclusione 2024, i rischi per chi non si presenta ai servizi sociali

È di fondamentale importanza rispettare la scadenza indicata, come sottolineato dall’Inps nella circolare n. 105 del 16 dicembre scorso. Nel caso in cui non si verifichi un primo incontro entro i termini specificati, i pagamenti dell’Assegno di Inclusione vengono immediatamente sospesi, come previsto dalla normativa.

Va precisato che si tratta di una sospensione temporanea e non di una sanzione irrevocabile. Tuttavia, è comprensibile che per le famiglie in difficoltà economica la prospettiva di sospendere i pagamenti rappresenti uno scenario da evitare assolutamente.

La situazione cambia quando i servizi sociali emettono la convocazione e il beneficiario non si presenta. In conformità all’articolo 8, comma 6, lettera a, del decreto legge n. 48 del 2023, se il nucleo familiare non si presenta alla prima convocazione, il diritto all’Assegno di Inclusione decadrebbe immediatamente.

Assegno di inclusione 2024, obbligo di presentazione ai servizi sociali ogni 3 mesi

Non è sufficiente presentarsi ai servizi sociali entro 4 mesi dall’attivazione del Patto di Attivazione Digitale per mantenere il diritto all’Assegno di Inclusione. Tra gli obblighi imposti ai beneficiari, c’è l’obbligo, ad eccezione di coloro considerati attivabili al lavoro, di recarsi ogni 90 giorni ai servizi sociali o presso i patronati per aggiornare la propria situazione.

Per quanto riguarda coloro attivabili al lavoro, che devono firmare il Patto di Servizio Personalizzato, essi devono presentarsi ogni 90 giorni presso i centri per l’impiego o, in alternativa, presso le agenzie private accreditate ai servizi per il lavoro con cui è stato sottoscritto il suddetto patto.