La Cassazione ha reso definitiva la condanna a 4 anni e due mesi per la strage di Viareggio: l’ex ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano, si è così costituito in carcere a Rebibbia, Roma. Per il manager si sono aperte le porte del penitenziario oggi 16 gennaio 2024.

L’ex ad di Trenitalia Vincenzo Soprano in carcere per la strage di Viareggio

Nella serata di ieri, 15 gennaio 2024, la sentenza della Cassazione- arrivata dopo una camera di consiglio di oltre 5 ore- ha riconosciuto le responsabilità sia civili che penali già accertate in merito alla strage di Viareggio, avvenuta il 29 giugno di ben 15 anni fa.

Pur confermando le responsabilità, le posizioni di alcuni degli imputati sono state rimandate in appello per ricalcolare le pene limitatamente alle attenuanti generiche. La corte ha però respinto il ricorso di Soprano: per lui la condanna a quattro anni e due mesi è quindi diventata definitiva.

L’ex amministratore delegato di Trenitalia, 66 anni, ha quindi varcato la soglia del carcere questa mattina. Per le misure alternative al carcere, le pene devono essere inferiori ai quattro anni.

Il legale di Soprano, l’avvocato Alberto Mittone, ha dichiarato:

Non è da sistema giudiziario equo che una persone vada in carcere dopo 15 anni per una fattispecie colposa.

Cos’è successo a Viareggio il 29 giugno del 2009

La sera del 29 giugno 2009, alle 23:48, si verificò un terribile incidente ferroviario. Un treno merci, in transito alla stazione della cittadina in Toscana, sviò dai binari, provocando l’esplosione di una cisterna di Gpl.

In pochi istanti l’incendio scaturito dall’esplosione provocò, oltre a pesanti danni nell’area circostante, la morte di 32 persone e il ferimento di altre 25.

I familiari delle vittime non hanno mai smesso, in questi anni, di chiedere giustizia: lo scorso ottobre hanno manifestato di fronte a Montecitorio.