Il trading di criptovalute è un’attività molto complessa. Non a caso la maggioranza di coloro che provano a guadagnare investendo su Bitcoin e Altcoin perde i propri soldi. Per molti è quindi giocoforza cercare strumenti e strategie in grado di aiutarli a trarne lo sperato profitto.

Tra gli strumenti che si sono andati affermando con il trascorrere del tempo, ci sono anche i crypto robot. Per tali si intendono dei programmi informatici che sono impostati per acquistare e vendere criptovalute sulla base di determinati eventi.

Questi robot sono oggetto ormai da anni di una serrata discussione. Se c’è chi è pronto a giurare che sono effettivamente in grado di raggiungere lo scopo per il quale sono messi in campo, in molti ne affermano al contrario una evidente dannosità. Come dimostrano i tanti trader che sono stati condotti alla rovina proprio dall’utilizzo di questo genere di programmi.

Crypto robot: cosa sono

I crypto robot, o robot di criptovalute, sono dei programmi costruiti in maniera tale da andare ad eseguire algoritmi informatici precompilati. In pratica, una volta che dal mercato giunge un determinato segnale, andando a toccare una determinata soglia, entrano in azione acquistando o vendendo criptovaluta.

L’automatizzazione delle operazioni può in effetti essere una buona idea, sulla carta. In tal modo, infatti, si va a bypassare l’impossibilità di seguire mercati che non chiudono mai. Inoltre si risparmia la fatica di dover consultare grafici e fattori di analisi fondamentale.

Il fatto che ne sminuisce l’importanza è da individuare in una precisa constatazione: ogni programma informatico dipende da chi lo ha scritto. Il crypto robot non sfugge alla regola: se chi lo ha formulato è un bravo trader, probabilmente darà risultati, in caso contrario potrebbe aprire le porte ad una vera e propria Caporetto finanziaria.

Non esiste un bot infallibile

Il primo punto che occorre eliminare dalla discussione è quello relativo all’infallibilità del bot di criptovalute. Non esistendo il trader in grado di condurre in porto con un attivo tutte le operazioni impostate, non può esistere neanche un programma in grado di farlo.

Gli investitori più bravi sono quelli che riescono ad ottimizzare le proprie transazioni, massimizzando i profitti e limitando le perdite. Una realtà ancora più evidente in un mercato come quello criptovalutario, ove le fibrillazioni sono all’ordine del giorno e possono incenerire patrimoni in pochi minuti.

Quindi, chi intende sfruttare questo strumento per il proprio trading, deve essere ben consapevole del fatto che si tratta di uno strumento molto aleatorio. Attendersi di diventare ricchi utilizzandone uno, significa aver capito poco o nulla del trading, in generale.

Un caso limite: il bot che acquista Bitcoin ad ogni tweet di Elon Musk

Qualche anno fa, si è parlato molto di un bot, impostato in maniera tale da acquistare Bitcoin ogni volta che Elon Musk rilascia una dichiarazione o un tweet in tema. Il programma è stato scritto da un trader di criptovalute londinese, Andrei Badoiu, il quale ha dichiarato al proposito che il programma da lui varato è in grado di eseguire uno scambio entro pochi secondi dal messaggio pubblicato dal CEO di Tesla.

Lo stesso Badoiu ha poi aggiunto che non si tratta assolutamente di una novità. Altri crypto bot sono stati costruiti seguendo lo stesso principio, ovvero reagire al verificarsi di determinate condizioni. Quello dei programmi per il trading di valuta virtuale, quindi, è un filone già molto praticato.

Un buon trader, infatti, se ha competenze informatiche adeguate è in grado di strutturare un programma che possa aiutarlo a ottimizzare il suo trading. La domanda che ci si dovrebbe porre è però la seguente: perché questo trader dovrebbe condividere le sue competenze con gli altri, invece di sfruttarle a suo esclusivo vantaggio?

La risposta è abbastanza semplice: nessuna. E questo fa capire perché in molti casi i trading bot, compresi quelli rivolti al mercato delle criptovalute, sono delle semplici truffe. Tanto che si calcola come non meno di 100 milioni di euro siano stati estorti agli ingenui che sono caduti nella rete predisposta a suon di annuncia fuorvianti. Il caso più famoso in tal senso è Bitcoin Code, ma ce ne sono molti altri.