José Mourinho è stato esonerato questa mattina dalla Roma. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno perché non si pensava che Dan Friedkin volesse comunicare l’addio. Il presidente americano, come era accaduto ai tempi di Londra, ha scelto di guardarlo negli occhi. Una decisione che ha sconvolto i tifosi e portato al ritorno di Daniele De Rossi. Andiamo però a ricostruire le ultime ore di Mourinho da allenatore della Roma.

Le ultime ore di Mourinho alla Roma: “Ha lasciato l’hotel questa mattina”

Le ultime ore di José Mourinho sono state accompagnate, come nei miglior film, da leggende metropolitane. L’addio a sorpresa è arrivato alle 9:27 di questa mattina da un comunicato della famiglia Friedkin. Negli ultimi mesi il tecnico portoghese aveva scelto di alloggiare, quando non era a Trigoria, in un lussuoso hotel accanto a Villa Borghese. Questa mattina il portoghese avrebbe lasciato la struttura con tanto di trolley, secondo quanto raccolto da TAG24, per andare l’ultima volta al centro sportivo Fulvio Bernardini.

L’hotel lo ha ospitato molto spesso nel suo ultimo periodo romano: “Con noi aveva un rapporto formale come la maggior parte dei clienti, gli davamo da mangiare”, ha aggiunto un dipendente sorridendo alla sua stessa battuta. L’uomo ha poi aggiunto: “Lui veniva sempre con un trolley anche perché non si fermava a lungo e lo aveva anche stamattina. Dopo oggi non penso che tornerà”. Le voci parlano di un Mourinho diverso dal solito, con l’esonero che è stato ufficializzato di lì a poco.

Mourinho e la prima casa ai Parioli

Durante la sua avventura giallorossa José Mourinho ha alloggiato per mesi in una lussuosa struttura del centro, vicino a Via del Corso, salvo poi trasferirsi nella casa ai Parioli. L’abitazione era di proprietà di un altro ex giallorosso: Alberto Aquilani. Lo Special One Aveva poi deciso di abbandonarla per azzerare le distanze con Trigoria, dove spesso restava anche la notte a dormire.

Nelle sue “giornate libere” ha scelto il comfort della struttura, che ha salutato insieme alla panchina della Roma a cui ha regalato la Conference League e una finale persa ai rigori. Un qualcosa di raro nella Capitale, che sarà ricordato a lungo dal pubblico.