Sam Welsford della Bora-hansgrohe ha conquistato la vittoria nella prima tappa del Tour Down Under dopo aver ricevuto un supporto impeccabile da parte di tutta la sua nuova squadra, la Bora-hansgrohe. All’esordio con il suo nuovo team, l’australiano ha resistito al colpo di reni di Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious) e al ritorno di Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), assicurandosi così il trionfo nella prima frazione della corsa australiana, con partenza e arrivo a Tanunda.

Welsford, una vittoria di potenza

La Bora-hansgrohe ha corso compatta per il proprio velocista di riferimento fin dai primi chilometri. Welsford è stato uno dei colpi di ciclomercato più interessanti: dopo aver lasciato il Team Dsm, c’era molta curiosità sul corridore per capire fino a che punto potesse crescere con il suo nuovo team, che vede in Primoz Roglic il leader assoluto per le grandi corse a tappe. Tutta la formazione tedesca ha controllato e scandito il ritmo in testa alla corsa fin dai primi chilometri, mantenendo Welsford sempre davanti prima di permettergli di posizionarsi nel modo migliore verso la volata. Welsford è scattato dalla ruota del suo ultimo uomo, Danny Van Poppel, tagliando il traguardo a braccia alzate. 

Grazie a questo successo, Welsford guida la classifica generale con quattro secondi di vantaggio su Phil Bauhaus e sei su Biniam Girmay. Corbin Strong (Israel-Premier Tech) è al quarto posto in classifica generale dopo aver ottenuto secondi bonus nei due sprint intermedi.

Delusione Bauhaus

Proprio Phil Bauhaus, vincitore lo scorso anno a Tanunda, non è riuscito a tenere il passo di Welsford e ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Caleb Ewan (Jayco-AlUla), quarto al traguardo, ha cercato di prendere la ruota di Welsford, ma è stato superato da un Biniam Girmay che è sembrato davvero in grande spolvero. L’obiettivo del corridore eritreo è quello di entrare in forma in vista delle classiche del nord, dove vuole tornare a fare bene dopo gli ultimi anni molto sfortunati.

La tappa si è svolta in condizioni climatiche molto impegnative, con temperature che hanno raggiunto i 33 gradi centigradi. Il percorso di 144 km, caratterizzato dalla salita di Menglers Hill, era adatto ai velocisti, considerando che si trattava di un’ascesa tutt’altro che impegnativa.

Gli italiani

Per quanto riguarda i corridori italiani, la prima tappa del Tour Down Under porta come piazzamento migliore il venticinquesimo posto di Alessandro Covi. Il corridore della UAE team Emirates ha chiuso in 25/a posizione, occupando la 28/a piazza in classifica generale. Ma il Tour Down Under è solo all’inizio: domani ci sarà un’altra tappa per velocisti, la Norwood-Lobethal di 141,6 km, su un percorso che può sorridere ancora una volta ai velocisti. Grande attenzione è rivolta a Filippo Ganna ed Elia Viviani, che sono i due leader della Ineos-Grenadiers: su Ganna, in particolare, ci si attende una buona prestazione anche nelle tappe più impegnative per confermare il grande percorso di crescita portato avanti nel corso delle ultime stagioni. 

Welsford punta già al bis

Con questa vittoria, Sam Welsford conferma di avere un grande feeling con gli arrivi in volata. Lo scorso anno ha impressionato tutti la vittoria nella tappa del Renevi Tour, dove è riuscito a mettere in fila Olav Kooij, Jasper Philipsen e Tim Merlier. Il suo passaggio alla Bora-hansgrohe aveva suscitato molta curiosità in quanto la formazione tedesca, quest’anno, sarà completamente concentrata sull’obiettivo di vincere il Tour de France con Primoz Roglic, corridore che ha lasciato la Jumbo-Visma per accasarsi nel team tedesco. Con questa vittoria, Welsford conferma la propria grande abilità e può ritagliarsi degli spazi da protagonista anche in una formazione che principalmente punterà alle vittorie nelle grandi corse a tappe. Chissà che già nei prossimi giorni non possa riconfermarsi ancora nella sua terra, l’Australia.