La storia di Antonio Cabrini è legata a doppia mandata a quella della Juventus. Cresciuto calcisticamente nella Cremonese, dopo un paio di stagioni di C, i bianconeri, in comproprietà con l’Atalanta, lo acquistano e gli danno fiducia. Un anno di B, con la Dea, prima di fare il grande salto. A Torino diventa presto un’icona, un pezzo di storia e un idolo per i tifosi juventini. Terzino sinistro moderno, si fa largo con la Vecchia Signora e conquista anche la maglia della Nazionale italiana. In carriera vince praticamente tutto, togliendosi le soddisfazioni più importanti. 12 stagioni con la Vecchia Signora e quasi 300 presenze, per commentare il momento della squadra di Allegri e la prossima partita, Juventus-Sassuolo, Cabrini è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Juventus-Sassuolo, Cabrini a Tag24
Per chiudere la ventesima giornata di Serie A bisognerà aspettare questa sera. All’appello infatti manca ancora la partita tra Juventus e Sassuolo, in programma alle ore 20.45. I bianoneri sono chiamati a dare una risposta all’ennesima vittoria dell’Inter. La squadra di Allegri non è certo partita per vincere lo scudetto, ma si sa, l’appetito vien mangiando e ora che è lì non vuole perdere l’occasione e rimanere in scia dei nerazzurri. La Vecchia Signora però sa bene che non sarà semplice. D’altronde l’unica sconfitta, in questa stagione, è arrivata proprio in casa dei neroverdi. Tra le mura amiche invece, la Juve non ha mai perso e finora ha collezionato solo due pareggi e tutte vittorie. Per commentare l’ultimo match di questa giornata di Serie A, Juventus-Sassuolo, Cabrini, che per i bianconeri è un pezzo di storia, è intervenuto in esclusiva a Tag24, parlando anche dell’esonero di Mourinho.
Stasera la Juventus scenderà in campo contro il Sassuolo. Che tipo di partita ti aspetti dai bianconeri, che sono costretti a vincere per rimanere in scia dell’Inter?
“Credo che quella di questa sera non sarà una partita semplice, entrambe le squadre dovranno stare molto attente. Mi aspetto una gara molto tattica. Detto questo però, ritengo sia ancora presto per dare un giudizio definitivo rispetto a questa stagione, anche sulla corsa al titolo. Se vogliamo fare una prima valutazione, è chiaro che la squadra più forte e accreditata per la vittoria dello scudetto, resta l’Inter. La Juventus però vorrà rimanere fino alla fine ai vertici della classifica. Lo scudetto non era l’obiettivo stagionale, la volontà però è quella di crearsi un’apertura per poter tornare in campo internazionale il prossimo anno”.
Anche l’aspetto psicologico però è importante. La Juventus può sfruttare questa settimana di pausa dell’Inter, impegnata in Supercoppa, per conquistare la vetta della classifica?
“Non farei più di tanto questi calcoli. Una partita si gioca prima, l’altra si gioca dopo e nell’arco di un campionato ci sono tanti impegni. Poi conta chi arriva in fondo”.
Andiamo sui singoli, Federico Chiesa sta affrontando una stagione complicata, complici i tanti infortuni. L’exploit di Yildiz può condizionarlo?
“Non credo proprio. Chiesa ha grande qualità e ha già dimostrato tanto e non penso gli si possa imputare nulla. Quest’anno purtroppo sta vivendo un’annata particolare per via degli infortuni ed è su questo che deve combattere, non certo sull’arrivo della concorrenza”.
Nel frattempo Allegri è riuscito a trasformare di nuovo le critiche in nonostante il gioco sia rimasto sempre lo stesso. Ha riconquistato anche la parte della tifoseria più scettica?
“Allegri si è calato alla perfezione nella parte ed è esattamente ciò di cui aveva bisogno il club bianconero. È evidente per come gestisce la squadra e per come intrattiene i rapporti con la società. Quando le cose non vanno bene è chiaro che il primo a pagare sia sempre l’allenatore ed è lui che riceve le critiche più feroci. Però va detto che sta portando avanti e sta facendo crescere tanti giocatori giovani, che possono rappresentare anche il futuro di questa squadra”.
Perfettamente in corsa scudetto, ma senza competizioni europee. La Coppa Italia può essere l’obiettivo di questa stagione bianconera?
“La Coppa Italia è un obiettivo importante per ogni squadra ogni anno, non si devono fare calcoli di nessun genere. Si deve arrivare a giocarsi il traguardo nel miglior modo possibile, senza pensare troppo. Ora la Juventus dovrà affrontare la semifinale e l’importante è che lo faccia nel migliore dei modi”.
L’esonero di Mourinho dalla Roma
Intanto la notizia più importante di oggi è l’esonero di José Mourinho. Cosa ne pensi?
“Personaggio particolare, che è sempre stato abituato a lottare ad alti livelli. Di calcio ne ha sempre capito molto, questo è evidente. Credo però che questo epilogo sia dovuto anche al rapporto poco felice che ha avuto, da quando è arrivato alla Roma, non con la squadra, né con la società, ma con la classe arbitrale. Penso che la sua gestione, in questo senso, ne abbia condizionato il licenziamento”.