Il modulo è un apostrofo rosa tra le parole Roma e De Rossi. Alquanto inevitabile visto che il dubbio si è insinuato tra i tifosi su come “Allenator Futuro“, ma forse più “Presente“, farà giocare la squadra che ha sempre amato. L’ex centrocampista giallorosso è ufficialmente il successore di Mourinho, farà da traghettatore per i prossimi cinque mesi (scadenza contratto 30 giugno 2024) che si preannunciano di fuoco.

Obiettivo trovare la via della continuità con tanto di gioco a seguito, quello che con lo Special One non si riusciva più a vedere da un pò. Bisognerà aspettare per capire se con De Rossi la ruota tornerà a girare di nuovo da questo punto di vista.

La Roma a De Rossi, ecco quale sarebbe il modulo di “Allenator Futuro”

L’ ufficialità di De Rossi alla Roma è arrivata, l’era di Josè Mourihno è finita, ora via con il nuovo corso. La domanda sorge spontanea: come giocherà la Roma di DDR? Da questo punto di vista la base certa è una, avanti con la difesa a tre.

La stessa che ha utilizzato durante la sua parentesi in Serie B alla Spal (terminata con un esonero dopo 17 partite con appena 3 vittorie), verrà riproposta anche a Trigoria. Questo anche per portare avanti il lavoro di Mou, nessuno stravolgimento tattico ma avanti con le certezze.

Le variazioni possono essere dalle più disparate, dal 3-4-2-1 al 3-4-1-2, senza dimenticare ovviamente il 3-5-2 più coriaceo dello Special One. La costante rimane la retroguardia, dove De Rossi punterà sicuramente su Chris Smalling, finito le mirino di Mourinho causa lunga assenza. “Il suo infortunio ha rovinato la stagione“, le parole del tecnico, non piaciute moltissimo al centrale inglese.

Ora con De Rossi in panchina la possibilità di “resuscitare” letteralmente. Chris vuole tornare in campo, Daniele lo aspetterà, vuole puntare sulla sua esperienza per avere quante più certezze possibili. Accanto a lui Mancini e Ndicka, ma attenzione anche alle quotazioni di Llorente, dato che a De Rossi piace l’impostazione dal basso e lo spagnolo ha le caratteristiche adatte in tal senso.

In mezzo invece si punterà molto sugli esterni, De Rossi manovra molto nella zona degli out. In tal senso occhi puntati su Karsdorp a destra e Zalewski a sinistra, mentre in mezzo sicuro l’utilizzo di Cristante (che De Rossi ha sempre stimato anche da giocatore) e Paredes insieme a lui, con Bove pronto a subentrare per offrire dinamismo nei momenti più caldi.

La posizione di Dybala e capitan Pellegrini

In attacco invece da capire cosa vorrà fare De Rossi. Le soluzioni sono varie, a partire dalla prima con i due trequartisti a supporto della punta. In questo caso Dybala arretrerebbe il suo raggio d’azione con accanto Pellegrini, entrambi a rifornire Lukaku di palloni da buttare in rete.

Il jolly è proprio il capitano giallorosso. In caso De Rossi scegliesse il modulo con un solo trequartista, ecco che Lorenzo agirebbe da rifinitore, permettendo così a Dybala di trovarsi più vicino alla porta ed essere più letale con Lukaku a fianco. Così aumenterebbe il peso offensivo, con i due che si preoccuperebbero di più ad attaccare.

Anche perchè in fase di non possesso è Pellegrini a doversi impegnare nel concetto di doppia fase. Il numero sette infatti si andrebbe ad abbassare sulla linea dei centrocampisti per creare densità in mezzo, così da chiudere gli spazi per gli attacchi avversari quando il possesso palla non sarà giallorosso.

Bisognerà aspettare il match contro il Verona in casa per capire la nuova pelle della Roma. I tifosi sono in trepidante attesa.