Avere un’identità meglio definita e una maggiore attrattiva. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini parla del Pd in vista delle prossime elezioni europee e dice cosa dovrebbe fare il proprio partito. Spazio anche ad un intervento sui rimborsi per gli alluvionati.
Bonacci ‘avverte’ il Pd in vista delle Europee
Il Partito Democratico ha il compito di avere un’identità meglio definita e deve essere una forza che se si irrobustisce diventando più attrattiva. Questo ha detto Stefano Bonaccini ad Agorà su RaiTre. Secondo il presidente della Regione Emilia Romagna il Pd da solo non basta però – aggiunge – è evidente che chi vorrà essere un’alternativa alla destra in futuro non potrà fare a meno del suo partito anche per ragioni semplicemente matematiche.
I dati di Bonaccini
Secondo il presidente della Regione Emilia Romagna il Pd è il secondo partito in Italia e il secondo di opposizione. Secondo i sondaggi – ribadisce Bonaccini – i dem sono a circa il 20% e sono una delle forze principali in Europa. Prima delle elezioni per il parlamento europeo ci saranno le regionali:
“Noi abbiamo appuntamenti importanti da diverse regioni. Vorrei ricordare i comuni: si vota inoltre la metà dei comuni italiani. Noi ne stiamo governando il 70% perché per fortuna e per meriti abbiamo una classe dirigente diffusa del PD e del centrosinistra più in generale che ha vinto praticamente per gran parte tutte le ultime tornate amministrative dei comuni e quindi una classe dirigente forte e robusta nei territori”.
I fondi per gli alluvionati
Otto mesi dopo l’alluvione in Emilia Romagna che ha provocato 4 miliardi di euro di danni, Bonaccini ribadisce l’esigenza di un rimborso del 100%. Una metà dei fondi andrà alle aziende mentre l’altra andrà alle famiglie:
“Non ci sposteremo di un millimetro finché, come per il terremoto, il 100% dei danni di cittadini, imprese e Comuni non venga rimborsato”