José Mourinho e la Roma, la storia di due anni e mezzo decisamente intensi. Come un fulmine a ciel sereno, è arrivato pochi minuti fa il comunicato del club giallorosso, che annuncia la fine del rapporto con il tecnico portoghese. Titoli di coda di una relazione intensa: quella tra lo Special One e il popolo capitolino, da sempre acceso sostenitore dell’allenatore di Setubal.

José Mourinho non è più, quindi, l’allenatore della Roma. Sul web impazzano hashtag e post inerenti a un evento importante come l’esonero del tecnico portoghese. Fatale allo Special One l’ultimo periodo negativo di una stagione costellata più da ombre che luci. La sconfitta di San Siro contro il Milan, arrivata subito dopo il k.o. nel derby con la Lazio di Coppa Italia, ha portato il club alla decisione del cambio in panchina. Si susseguono voci e indiscrezioni sul prossimo tecnico giallorosso, con Daniele De Rossi in pole position per raccogliere l’eredità dell’allenatore portoghese.

Roma, Mourinho è il peggior allenatore degli ultimi 25 anni: i numeri

Mourinho è il peggior allenatore della Roma per media punti degli ultimi 25 anni: i numeri sulla gestione tecnica del portoghese sono impietosi. Da agosto ad oggi, i giallorossi viaggiano a una media di 1,45 punti a partita. In questa speciale classifica, conteggiando la media complessiva della sua permanenza a Roma, lo Special One ha fatto peggio anche dell’ultimo Zeman. Arrivato nell’estate del 2021 in luogo di Fonseca, José è stato accolto come l’uomo di svolta per il rilancio del progetto dei Friedkin. Una certezza che è andata sciogliendosi man mano, alla luce dei traguardi mancati con i capitolini, mai seriamente in corsa per l’obiettivo principale della proprietà americana: l’agognata qualificazione alla Champions League.

L’esperienza romana ha pur sempre regalato a Mourinho (e alla Roma) uno speciale primato. Con il successo nella prima edizione della Conference League nella stagione 2021/22, lo Special One è diventato il primo allenatore della storia a trionfare nelle tre maggiori competizioni europee per club. Dopo l’Europa League con il Porto e le due Champions League (una con i portoghesi, l’altra con l’Inter), il tecnico può fregiarsi di questo particolare primato. Ha sicuramente ridato alla Roma una dimensione europea, regalando ai giallorossi il primo vero successo internazionale della storia quasi centenaria del club. E ha anche sfiorato il bis nella stagione successiva, perdendo solo ai calci di rigore nella finale di Europa League contro il Siviglia dello scorso maggio.

Il rendimento con la Roma in Italia

I numeri di Josè Mourinho alla Roma restano tutt’altro che positivi. L’arrivo dello Special One ha riportato entusiasmo nell’ambiente giallorosso, regalando ininterrottamente il sold-out per presenze all’Olimpico durante la sua gestione. Ma se la folla è stata da sempre al fianco dell’allenatore, la società ha deciso di voltare pagina con l’arrivo di un nuovo tecnico. In occasione della prima annata sulla panchina giallorossa, la Roma vince la Conference League ma termina il campionato al sesto posto, dietro la Lazio e con 63 punti conquistati in 38 gare. Stesso piazzamento e stesso punteggio anche nella stagione successiva. Oggi Dybala e compagni si ritrovano al nono posto dopo 20 partite e 29 punti conquistati. Numeri che hanno portato i Friedkin a scegliere la strada dell’esonero e dar vita a un nuovo ciclo per il club capitolino.