Donald Trump conquista l’Iowa alle primarie dei repubblicani negli Usa, in vista delle prossime elezioni presidenziali del 2024. Ron DeSantis invece, dopo una lunga sfida serrata con la rivale Nikki Haley, arriva secondo. Il tycoon, forte delle preferenze ricevute in queste votazioni, promette di continuare la sua campagna, di candidarsi alla Casa Bianca e di ricoprire nuovamente il ruolo di leader.
Primarie repubblicani Usa 2024: i risultati
Le votazioni per le primarie dei repubblicani Usa del 2024 in Iowa si sono tenute nella giornata del 15 gennaio 2024. I risultati parlano chiaro: l’ex presidente americano ha vinto i caucus, mentre il politico statunitense con origini italiane Ron DeSantis si è piazzato secondo. Al terzo posto l’ex ambasciatrice Onu.
Secondo le prime proiezioni dei media, dei giornali e delle televisioni americane, sulla base del 91% dei voti scrutinati, il tycoon avrebbe ricevuto il 51% delle preferenze. Il numero è pari a 20 delegati su un totale di 40.
Dietro di lui l’attuale governatore della Florida, con il 21,3% dei voti, pari a 8 delegati. Nikki Haley si ferma al 19% con 7 delegati. Il risultato, per alcuni versi sorprendente, ha caricato e incitato ulteriormente Donald Trump.
Nel suo discorso di vittoria dopo i caucus in Iowa, l’ex presidente degli Stati Uniti d’America, parlando a Des Moines ha detto che ora è giunto il momento per tutto quanto il Paese di “rimanere unito”. Ha ringraziato tutti coloro che l’hanno votato a queste primarie repubblicane e ha promesso che, quando salirà in carica, lavorerà per “risolvere i problemi del mondo”.
Ecco le sue parole dopo il trionfo in Iowa:
Sarebbe bello se tutti insieme potessimo risolvere i problemi del mondo: accadrà presto.
Il tycoon americano ha fatto riferimento al fatto che, se lui anche per questo mandato avesse ricoperto la carica di presidente alla Casa Bianca, Mosca non avrebbe mosso guerra contro l’Ucraina così come lo stato di Israele “non sarebbe stato attaccato”.
Non è mancata la frecciatina nei confronti di Joe Biden. Ancora una volta, sempre nel suo discorso tenuto nella notte a Des Moines, dopo aver vinto i caucus per la nomination repubblicana nell’Iowa, Donald Trump lo ha definito il peggiore presidente della storia del Paese.
Le reazioni di Haley e De Santis
Nikki Haley, arrivata a sorpresa terza a queste votazioni repubblicane in Iowa, si è congratulata con Donald Trump. Al tempo stesso però ha ribadito, parlando ai suoi sostenitori nello stato americano, che la sua campagna non si fermerà.
Ciò che l’ex ambasciatrice Onu è “fermare l’incubo” di un possibile scontro per arrivare alla Casa Bianca tra l’attuale leader Joe Biden e l’ex presidente Usa. Entrambi, secondo la politica repubblicana, sono “consumati” dagli eventi del passato, ma anche dalle inchieste e dalle vendette.
Il governatore della Florida, Ron DeSantis, non appena sono uscite le proiezioni, ha aspramente criticato i media americani che hanno anticipato i risultati. La scelta delle televisioni e dei giornali statunitensi è stata duramente commentata dal team del repubblicano, che si è piazzato al secondo posto in Iowa.
Il suo direttore delle comunicazioni ha definito “scandaloso” il fatto che i media del Paese partecipino ad operazioni di “interferenza elettorale”. Nello specifico il riferimento è stato al fatto che, secondo lo staff di DeSantis, già prima che i seggi si chiudessero, giornali e televisioni avevano già dichiarato il vincitore.
L’accusa principale che viene mossa ai media è quella di essere dalla parte di Donald Trump.
E questo è l’esempio più eclatante.
Lo ha sostenuto sempre il responsabile delle comunicazioni del candidato repubblicano.
Il commento di Joe Biden
A commentare la vittoria di Donald Trump ai caucus in Iowa è stato anche l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden. Sul proprio profilo X, il democratico ha pubblicato una riflessione affermando di sapere a questo punto chi è “il chiaro favorito dell’altro campo”, ovvero di quello repubblicano.
A questo punto il politico, rivolgendosi ai suoi sostenitori, ha affermato che le prossime elezioni presidenziali negli Usa nel 2024 saranno “tra voi e me” contro i repubblicani definiti “estremi”. D’altronde, ha ricordato, anche in passato è stato così.