Continuano le polemiche in questi giorni sul caso che ha portato al centro del ciclone Chiara Ferragni: salvo l’Ambrogino d’oro, il Comune di Milano ha deciso di non revocare l’ambito premio alla nota influencer e moglie di Fedez.
Ferragni, Ambrogino d’oro: il Comune di Milano non revoca il premio
Il Comune di Milano dice no alla revoca dell’Ambrogino d’oro a Chiara Ferragni dopo le indagini della Procura che la vedono indagata per truffa aggravata. È la decisone finale espresso nella serata di luendì 15 gennaio 2024 da parte del Consiglio comunale su un ordine del giorno a prima firma del capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo.
Dalla giunta arriva anche una dichiarazione del sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala:
“Sugli Ambrogini mi sono espresso molte volte, magari in maniera scomposta, da un lato sostenendo come dovrebbero essere assegnati, cioè che forse sarebbe meglio assegnare una onorificenza a persone che si distinguono veramente e che non hanno diritto ad altri riconoscimenti. Mentre spesso lo diamo a persone che dalla città hanno già molto. Noi diamo l’Ambrogino a persone che servono le istituzioni ma se facciamo un’analisi non sempre ci si ritrova in questo principio per cui io invito il consiglio a lavorare e a ripensare il regolamento perché allora noi dovremmo essere in grado di poter dire che queste fattispecie un po’ più specifiche portano alla revoca. Siamo contrari, sono contrario, e spero che anche questo caso dia la stura a una riflessione sugli Ambrogini, che sono una cosa importante per la città”
L’assegnazione dell’Ambrogio d’Oro ai Ferragnez per la beneficienza in pandemia
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala si è espresso in merito alla decisione della giunta comunale di non voler ritirare l’Ambrogino d’oro a Chiara Ferragni, assegnato lo scorso anno a lei e a suo marito Fedez durante il 2020 – con esattezza il 7 dicembre – per il loro impegno durante il Covid. La coppia si era aggiudicata l’ambita riconoscenza milanese quando avevano promosso una raccolta fondi per realizzare una terapia intensiva all’ospedale San Raffaele, una sala operatoria e una sala diagnostica all’avanguardia.
Sulla bocciatura della proposta di revoca, Sala ha detto:
“Dobbiamo abituarci tutti a far sì che la magistratura faccia il suo corso. Chiara Ferragni, per quello che la conosciamo, ha una solidità tale da poter reagire anche a qualcosa che le si scaraventa addosso, ma non lo sappiamo. Quindi credo che attendere che la magistratura faccia il suo corso in modo compiuto sia utile”.
Il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico – il promotore della nomina all’Ambrogio nel 2020 – oggi ha dichiarato:
“Trovo prematuro che il Consiglio comunale si esprima prima della magistratura quando ci sono ancora delle indagini in corso per verificare le azioni dell’imprenditrice Chiara Ferragni in merito alle operazioni di marketing della sua azienda con la finalità, come dichiarava, di raccogliere fondi per le più svariate azioni benefiche”.