“Voglio fare il Presidente del Consiglio, sono molto più bravo della Meloni”. Così Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e segretario di Alternativa Popolare, ospite del programma “La Zanzara” di Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24.
Bandecchi: “Fra 3 anni sarò un uomo dello Stato”
Bandecchi, dopo il sorprendente successo elettorale a Terni e la candidatura di Alternativa Popolare alle prossime elezioni Europee, conferma la sua ambizione di salire a Palazzo Chigi: “Tra tre anni e otto mesi sarò sicuramente un uomo dello Stato. Io penso di essere molto più bravo della Meloni, voglio fare il Presidente del Consiglio. Tra tre anni e otto mesi capiremo se avete ragione voi o io. D’altronde vi ricordo che ci sono altri tavoli aperti, qualcuno mi dava torto ultimamente, ma sono cambiate un po’ di carte. Qualcuno comincia ad andare indietro”.
Bandecchi sul diverbio con Anna Laura Orrico: “Io maschilista? Leggenda raccontata dai falsi”
Bandecchi è stato accusato dal M5S di essere maschilista dopo un battibecco televisivo con la parlamentare grillina Anna Laura Orrico, accusa che il segretario di Alternativa Popolare rispedisce al mittente: “Questa è la leggenda che viene raccontata dai falsi e dai fasulli. Il Fatto Quotidiano non ci ha capito una mazza e quindi racconta questa storia. Allora, tanto per cominciare era il mio tempo di parlare dopo 27 minuti di silenzio. La trasmissione la possono vedere tutti. La signora ha cominciato a parlare appena io ho iniziato il mio discorso e gli ho chiesto per cortesia di stare in silenzio. Poi le ho detto: Per cortesia tocca a me parlare stia zitta, dopodiché le ho detto: Guardi se lei non tace io non posso parlare. Ad un certo punto ho fatto una domanda al conduttore sorridendo e ho detto: Ma scusate per farla star zitta bisogna abbatterla?. Detto questo, la signora ha piantato una grana… La cosa che mi ha fatto più incazzare è nel momento in cui mi ha detto: Io sono una donna. A me sinceramente sono cascate in terra perché domando: che vuol dire? Ma se c’abbiamo la parità di diritti possiamo parlare allo stesso modo”
David Parenzo esorta Bandecchi a scusarsi con la parlamentare grillina, ma il sindaco di Terni ribatte:
“Non posso chiedere scusa ad una persona che mi dice: io sono una donna e sono un onorevole quindi si rivolga a me diversamente. Semmai, doveva dirmi: io sono un essere umano, si rivolga a me in maniera umana. E le avrei risposto che anche io sono un essere umano e ho il dirtto di parlare, punto e basta”
La guerra a Gaza e il pacifismo
Sul tema della guerra, Cruciani stuzzica Bandecchi con questa battuta: “Comunque lei non è un pacifista, a lei stanno sui cogl***i i pacifisti questa è la realtà”.
Bandecchi però non cade nella provocazione: “No, io ho esordito dicendo che sono un differentemente pacifista. Se lei è disarmato e io sono armato, lei è già morto. Quindi io faccio la guerra quando mi pare. Se lei è armato e io sono armato, io e lei ci pensiamo due minuti prima di fare gli scemi. L’inizio di questa faccenda è tutta colpa di Hamas, oggi bisognerebbe cominciare a dire che una calmatina ce la potremmo dare. Una cosa che mi ha fatto incazzare di Israele, è che ho visto degli annunci di vendita delle case nella Striscia di Gaza”.
Parenzo: “È una fake news”.
Bandecchi: “Se è una stupidaggine sono contento. Mi fanno incazzare, non è cosa che si può fare in questo momento”.
Armi, Bandecchi: “Io minacciato di morte con una pistola”
Per quanto riguarda il porto d’armi, Bandecchi precisa: “Io giro disarmato, ho le mani e i piedi e sto tranquillo. Io la pistola me la porto dietro quando qualcuno mi minaccia come è successo ultimamente. Vi ricordo che mi hanno bussato al finestrino e mi hanno detto che se non mi dimettevo da sindaco mi ammazzavano. Al quartiere Eur di Roma mi hanno sbattuto al vetro con una rivoltella in mano e mi hanno poi urlato: Devi smettere di fare il sindaco, ti ammazziamo e punto”.
Riguardo alle armi, Bandecchi aggiunge: “Io sono contro gli imbecilli e i criminali delinquenti. Ho un amico ammazzato in casa, ormai saranno passati 13 anni, preso a calci e pugni e torturato con batterie di scariche elettriche. Il signore si chiamava Lenzi, è stato ammazzato in casa alle sette del mattino a Casal Palocco, da sei, sette criminali uno peggio dell’altro. Erano talmente scemi che quando scapparono con della refurtiva, lasciarono il pacco sul treno e poi andarono alla stazione di Milano a ritirare il pacco. Io li avrei ammazzati tutti perché in casa mia non ci entra nessuno. Il signor Lenzi è morto 13 anni fa, mi faccia capire che lui sia morto va bene se invece uno pensa di difendersi no?”.
Bandecchi: “Di ciò che dice Vannacci non condivido quasi niente”
Per quanto riguarda le posizioni del generale Roberto Vannacci, corteggiato da alcuni partiti politici, Bandecchi è netto: “Io e lui abbiamo in comune solo il fatto che abbiamo fatto ambedue i paracadutisti. Poi per il resto non condivido quasi niente di ciò che Vannacci pensa. Sui gay ha detto la più grossa cazzata che abbia sentito sulla faccia sulla Terra. Per me ognuno va a letto con chi gli pare, a me non me ne può fregare di meno con chi dorme. A me interesse cosa dice, cosa fa, se ruba o se non ruba, se sa lavorare, se è una persona onesta, tranquilla, buona. Per me Vannacci ha detto una cazzata. Anche perché l’esercito è pieno di omosessuali. Come direbbe lui “pieno di froci” lui non se n’è mai accorto? Allora mi dispiace per Vannacci, evidentemente ha vissuto in un mondo pieno di omosessuali e non se n’è mai accorto”.