Nell’attesa dell’inizio del Festival della canzone italiana scopriamo le pagelle per Sanremo 2024: chi sono i cantanti favoriti secondo gli ascolti in anteprima? Pronti con gli spoiler: tanta dance e poche ballad, cosa ne penserà il pubblico dell’Ariston?
Pagelle Sanremo 2024 per le 30 canzoni in gara, da Clara ai Negramaro
Fine dell’attesa sull’anteprima di ascolto delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2024: la stampa ha sentenziato i verdetti con le pagelle dei pezzi che ascolteremo a febbraio sul palco dell’Ariston. Tag24 ha partecipato agli ascolti e queste sono le prime impressioni sui brani dopo l’ascolto al Teatro delle Vittorie di Roma.
“Diamanti Grezzi” di Clara – Canzone orecchiabile pop, piacerà al pubblico giovane con un ritornello che resta in testa. Occhio al televoto che può spingerla. Voto 6,5.
“Ti Muovi” di Diodato – Canzone che parte lenta, una classica ballad intensa con un testo in pieno stile Diodato. Una canzone su un amore finito ma che non toglie la speranza, destinata a conquistare i cuori del pubblico. Molto classica ed in pieno stile sanremese, ma dall’unico artista capace di vincere tutti i premi della critica ed il festival con “Fai rumore” c’è il dovere di aspettarsi qualcosa in più. Forse live può rendere di più, ma l’eleganza c’è. Voto 7,5.
“Tu ancora ti muovi, dentro ti muovi, cerchi l’ultima parte di me che crede ancora sia possibile”
“Tuta Gold” di Mahmood- Canzone tra le più deboli presentate da Mahmood al Festival di Sanremo, testo banale e con riferimenti che potrebbero far discutere. Anche qui c’è un passaggio per il padre con cui ha un’eterna lotta. Ci si aspettava molto di più da lui, anche la musicalità è tra le peggiori. Voto 6.
“Finiscimi” di Sangiovanni – Una canzone su un amore finito anche per lui, con dei riferimenti (forse) all’ormai ex Giulia Stabile con cui avevano fatto innamorare il pubblico. Resta una canzonetta che ha anche il difetto, rispetto alle sue precedenti, di non regalare un ritornello tormentone. Voto 5.
“Pazza” di Loredana Bertè – Sembrava che la sua carriera all’Ariston dovesse finire con là standing ovation che le valse ai tempi di Baglioni un premio speciale e le scuse velate imbarazzate per il podio rubatole. Invece torna con il suo sound rock graffiante, una canzone d’amore verso se stessa, introspettiva. Un ritmo travolgente tra il tormentone e l’autoriale. Una delle favorite. Voto 8,5.
“Mi sono odiata abbastanza prima ti dicono pazza poi ti fanno santa”
“Fino a qui” di Alessandra Amoroso – Canzone nel suo stile per testo e musica anche se lontana dagli spunti dei brani più belli dei suoi primi 10 anni di carriera. Sceglie di andare sul sicuro per la sua prima volta in gara a a Sanremo, forse ci si aspettava osasse di più. Il riferimento a Vasco Rossi è un omaggio che piacerà ai fan. Può giocarsi le sue chance. Voto 7,5.
“A sentirmi come Sally senza aver più voglia di fare la guerra”
“Governo punk” di Bnkr44 – Potrebbero essere i Pinguini tattici nucleari di quest’anno, almeno per il loro ritmo anche se li si ferma il pindarico accostamento. Potrebbe far discutere il passaggio “ti pettini i capelli con una calibro 9”, specie dopo gli ultimi fatti di cronaca. Per il resto brano senza troppe pretese. Voto 5,5.
“Il cielo non ci vuole” di Fred De Palma – Una delle tante canzoni tutte uguali. Sicuramente passerà nelle radio per la gioia di Amadeus. Tra overdose d’amore e dolori di cuore una delle peggiori da uno dei big più attesi. Ci penserà il televoto a ritirarlo su. Voto 5.
“Mariposa” di Fiorella Mannoia – Una delle regine della musica italiana torna in gara con un brano nel suo stile che diventa tormentone già dal primo ascolto al ritornello. Testo poetico mixato ai sound dei canti popolari. Una canzone per tutte le donne, un inno dopo un anno di sangue. Da quelle nascoste dietro il velo sino a quelle nostrane, perché la voce di Fiorella è per “Una nessuna e centomila”. L’impegno politico rischia di far passare in secondo piano la bellezza della canzone. Forse abbiamo già la vincitrice del premio della critica, chissà se anche della gara nonostante l’incognita televoto. Voto 8.
“Sono stata tua e di nessuno e di nessun altro, con le scarpe e a piedi nudi, nel deserto e anche nel fango, una nessuna centomila”.
“Un ragazzo una ragazza” dei The Kolors – Il vero tormentone di questo Festival di Sanremo con un sound sulla falsariga di Italo Disco. Un inno all’amore, anche quello improvviso. Anche i termini usati come “ghiacciare” sono quelli della generazione a cui si risolvono. Stanno vivendo una nuova giovinezza artistica e non hanno intenzione di uscire dalla comfort zone. Voto 7.
“Un ragazzo incontra una ragazza la notte poi non passa la notte se ne va”
“Apnea” di Emma – Tra gli autori anche la forma di Paolo Antonacci. Il titolo si sente anche nel modo di cantare di Emma, che sembra quasi strizzare l’occhio al trap in alcuni passaggi. Anche qui una canzone su un amore finito, che i più maliziosi potrebbero riferire anche ad un ex famoso (De Martino? Bocci?). Una mezza delusione. Voto 6,5.
“L’amore in bocca” dei Santi Francesi – Anche qui una canzone su un amore finito, che sembra essere il fil rouge di questa edizione. Gli ex vincitori di X-factor con questo Sanremo hanno una grande possibilità di rilancio, la canzone non è tra le peggiori e questa per loro può già essere una vittoria. Possono essere il Leo Gassman dello scorso anno. Voto 6.
“Click boom!” di Rose Villain – Sin dall’inizio è un brano con delle belle sonorità ed un testo che resta in testa. Ritornello da tormentone e ritmo. Per chi la conosceva solo per le fragole e lo champagne con Achille può essere una sorpresa. Voto 6,5.
“Ricominciamo tutto” dei Negramaro – Nel Sanremo della celebrazione per i loro 20 anni di carriera Giuliano Sangiorgi sforna uno dei brani più intensi degli ultimi anni. Un testo su un amore non finito in questo caso, ma vivo come la loro band. Ritornello e frasi tra poesia e canzone piaceranno moltissimo ai fan. Ci sono anche influenze ed omaggi a Battisti che scaldano il cuore. Possono provare ad entrare tra i primi cinque. Voto 7,5.
Sanremo 2024, le pagelle dei brani: da Big Mama ai Ricchi e Poveri
“La rabbia non ti basta” di Big Mama – Canzone con diversi passaggi rap ed in linea con quella di Clara per melodia. Sembra quasi che Amadeus abbia scelto i brani a gruppi con diverse sonorità che si somigliano. Sicuramente questa sarà passata dalle radio per il ritmo, c’è poi da sottolineare il messaggio contro il bullismo in uno dei pochi brani sociali. Voto 6.
“Pazzo di Te” di Francesco Renga e Nek – Classica canzone d’amore sul pieno stile dei due. Le voci si amalgamano bene per una collaborazione diventata ormai un vero duo. Testo però davvero banale e senza guizzi. Scontati. Voto 6.
“Casa mia” di Ghali – La prima canzone davvero politica di questo Sanremo che parla apertamente di migranti. Un brano almeno coraggioso nel calderone della banalità. Solo per questo da apprezzare, ma niente di eccezionale anche lui. Voto 5,5.
“Tu no” di Irama – Sembra quasi copiare l’attacco di Baglioni che diceva “Noi no”, ma peccato li si ferma il pindarico accostamento. Anche questa una canzone su un amore finito, un grido di dolore. “Ovunque Sarai” era piaciuta di più sicuramente, deludente. Voto 5,5.
“La noia” di Angelina Mango – La regina degli ultimi mesi della musica italiana fonde voce e scrittura con Madame. Si sente l’influenza della cantante che l’anno scorso sorprese tutti con “Nel bene e nel male”. Il testo è bello per un inno alla vita e alla gioia. Un sound travolgente per quella della “truppa Amici” che può essere la favorita numero uno alla vittoria perché piace a pubblico e critica. Brano sulla falsariga dell’ultimo tormentone per le vie di Spaccanapoli. Stavolta punta a spaccare Sanremo. Voto 8.
“I p’me, tu p’ te” di Geolier – Canzone orecchiabile, ma il napoletano potrebbe renderla difficilmente comprensibile ai più. Lui però è una forza e il brano a parte gli scherzi è bello. Potrebbe essere il Lazza di quest’anno anche con il voto da casa. Voto 6,5.
“Spettacolare” di Maninni – Ennesima canzonetta d’amore, ma tra gli sconosciuti potrebbe essere una sorpresa perché il ritornello entra subito in testa. Il Tananai di quest’anno? Forse, sicuramente la sua è una canzone davvero sanremese. Voto 6.
“Autodistruttivo” dei La sad – Scritta da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici è una delle delusioni. Anche questa parla di un amore finito usando però termini meno poetici. Loro hanno già fatto molto discutere per dei vecchi brani intrisi di violenza, ma in questo non c’è nulla da bollino rosso. Voto 5.
“Tutto qui” di Gazzelle – Lui è uno che riempie gli stadi ormai, una certezza forse poco nota al pubblico della televisione ma può davvero essere una sorpresa. Brano romantico e decisamente sanremese, stavolta su un amore pazzo e vivo. Per lui questo può essere il festival dell’esplosione. Voto 7.
“Sinceramente” di Annalisa – La regina assoluta della musica con il suo “Mon amour” finalmente quest’anno ha convinto Amadeus e torna in gara. La sua è una canzone dance da tormentone che farà ballare per i prossimi mesi fino all’estate, non una canzone da festival con tanto disco ed elementi elettronici. Forse Morgan non era così lontano dalla verità quando ha detto che i “suoi brani sono tutti uguali”, stavolta però qualcosa di diverso lo offre e può puntare anche lei alla top 5. Voto 7.
“Vai!” di Alfa – Canzone con un po’ di ritmo, che invita a guardare avanti dopo una delusione. Testo banale. Voto 5,5.
“Capolavoro” de Il volo – Un inno alla vita la loro canzone che ne invita a cogliere la bellezza. Il testo purtroppo è abbastanza debole e banale rispetto a quanto ci hanno abituato, la voce è sempre straordinaria. La sensazione è che sia una canzone molto più pop e meno lirica. Sicuramente si giocheranno in ogni caso la vittoria. La resa con l’orchestra può farli volare. Voto 7,5.
“All’improvviso cadi dal cielo come un capolavoro, prima di te non c’era niente di buono”
“Onda alta” di Dargen D’Amico- Un costrutto pubblicitario piuttosto che un cantante. Altro brano dance, ma forse tra il genere è quello che resta meno in testa nella lista di quest’anno. Voto 5,5.
“Fragili” de Il Tre – Guido Luigi Senia (Il Tre) è stato uno dei nomi più sorprendenti e sconosciuti di Amadeus tra i big. Il brano alterna parti pop a quelle più veloci rap. Il tema della fragilità sul palco di Sanremo è sicuramente importante, ma non ce la fa proprio. Voto 5,5.
“Due altalene” di Mr. Rain – Una canzone d’amore, con una melodia che ricorda il successo dello scorso anno. Se Sanremo ogni anno offre una canzone d’amore copertina forse quella di quest’anno è questa. Cambiano tema e parole, forse più intima, ma ormai la formula sembra quella giusta. Voto 7.
“Ma non tutta la vita” dei Ricchi e Poveri- Angelo e Angela strappano sorrisi sfoggiando il loro tormentone. Non la solita canzone a cui ci hanno abituato, ma ci mettono una grinta inaspettata. Brano anni ‘80, ma per ciò che rappresentano gli si vuole bene. Sicuramente una figura migliore di quella de I cugini di campagna. Voto 6.
Ecco chi sono gli artisti che si esibiranno in piazza Colombo durante il Festival.