Lo streptococco è un batterio che può causare infezioni, soprattutto nei bambini piccoli che frequentano scuole e asili e particolarmente nel periodo invernale. I sintomi possono essere lievi ma se non trattata adeguatamente dopo il contagio, la malattia può essere causa di complicazioni. Vediamo quindi come fare per riconoscere questo problema, come avviene la diagnosi e quali sono le cure consigliate.

Streptococco bambini, come riconoscere i sintomi

Lo streptococco è un batterio che può infettare sia gli adulti che i bambini. Nei più piccoli però, specialmente in età scolare e prescolare può avere complicazioni se non adeguatamente riconosciuto e trattato. Perchè i sintomi che compaiono dopo il contagio sono quelli tipici anche riscontrati in caso di influenza o malattia da raffreddamento, quindi molto comuni, specialmente nel periodo invernale.

La trasmissione del batterio si verifica più frequentemente in spazi chiusi e affollati, quindi asili, scuole, centri sportivi e palestre per bambini sono i luoghi ideali per il cosiddetto effetto rimbalzo, cioè che può provocare contagi e reinfezioni a catena anche in famiglia.

L’infezione dello streptococco avviene tramite goccioline di secrezioni da gola e naso, ma può anche avvenire per contatto diretto e con le lesioni dei soggetti già contagiati. Tra i principali sintomi, più comuni nei bambini dai 5 anni in su, mal di gola, spesso con placche, che poi se non trattati tempestivamente sfociano in faringiti e tonsilliti.

Rischio scarlattina

Lo streptococco, nella gran parte dei casi può comportare sintomi lievi o essere anche asintomatico. Alcune volte però, in base al ceppo batterico che infetta il soggetto, possono intervenire complicazioni. Oltre a forte mal di gola, faringiti e tonsilliti che possono portare anche febbre con temperature elevate, questo microrganismo patogeno può essere responsabile della scarlattina.

Una malattia infettiva esantematica, molto contagiosa, che nel 10% dei casi colpisce anche gli adulti.  È causata dal ceppo del batterio di tipo A, e si presenta con eruzione cutanea. Le macchie sulla pelle, causate dalle tossine rilasciate dai batteri, possono essere simili a quelle riscontrate nelle altre malattie esantematiche come ad esempio la rosolia o il morbillo.

Occorre quindi fare una diagnosi attenta per procedere alla cura. Per questo è importante, in caso di sospetto, informare immediatamente il pediatra che provvederà ad effettuare un tampone faringeo. Escludendo così altri virus per procedere con la terapia adeguata.

Quanto dura l’infezione

L’infezione da streptococco sintomatica nei bambini ha una durata variabile. Dipende infatti dalla tempestività della cura che viene somministrata. Nella maggior parte dei casi, quando i sintomi sono lievi può regredire già dopo 3 o 4 giorni.

In altri, quando serve invece una terapia farmacologica, ci vorrà qualche giorno in più prima di mandare di nuovo il bambino a scuola per evitare di contagiare anche gli altri. Se compare la scarlattina invece, il periodo di isolamento è più lungo. E cioè circa 10 giorni prima di dichiarare il soggetto guarito e non più infettivo.

Come si cura lo streptococco e quando serve l’antibiotico

Le infezioni da streptococco nei bambini possono essere difficili da debellare, specialmente quando compaiono le tipiche complicazioni associate all‘infiammazione delle tonsille e della faringe. Per questo, in caso di sintomi, il consiglio dei pediatri è quello di effettuare quanto prima un tampone.

In questo modo il medico può stabilire esattamente che si tratta di una infezione batterica e non di un virus. Come ad esempio quello dell’influenza stagionale che può causare gli stessi sintomi. In caso di contagio da streptococco sintomatico infatti sarà necessaria la terapia con antibiotico, che invece nelle forme virali non ha effetti positivi ma può essere controproducente.

Il farmaco di prima scelta è l’amoxicillina, che va somministrato entro i primi 10 giorni dalle manifestazioni della malattia, soprattutto quando non migliora con rimedi naturali e farmaci da banco ed in caso di febbre alta. Per lo streptococco, l’antibiotico è particolarmente efficace, ed in genere già dopo le prime 48 ore dall’inizio della terapia non si è più contagiosi ed il bambino può tornare alle normali attività.