In Germania si osserva un marcato incremento delle imprese che dichiarano fallimento, mentre il paese affronta sfide economiche. L’inflazione ha costretto i consumatori a limitare i propri acquisti.

L’inflazione colpisce la Germania: aumentano le imprese che dichiarano fallimento

La catena di grandi magazzini, Galeria Karstadt Kaufhof, rischia la bancarotta per la terza volta in tre anni e sta cercando un nuovo proprietario. Il destino di 15 mila dipendenti e 92 magazzini sarà discusso in una riunione ad hoc martedì prossimo.

Il caso della Galeria non è l’unico. La più grande economia dell’UE sta vedendo un aumento delle dichiarazioni di bancarotta da parte di imprese ed individui. Dall’inizio dell’anno, anche il produttore di borse con sede ad Amburgo, Bree, il cui elenco clienti include tra i clienti anche il cancelliere Olaf Scholz, ha dichiarato fallimento.

Secondo i dati dell’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le richieste di insolvenza sono aumentate del 22,4 per cento nell’ottobre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. A settembre 2023 la percentuale era del 19,5 per cento.

Molte aziende hanno sopravvisuto in questi anni grazie ad aiuti governativi.

I ristoratori sono colpiti particolarmente

Il settore gastronomico tedesco continua ad affrontare le conseguenze economiche della pandemia. Secondi i dati di Crif, più di 15 mila ristoranti, pub e bar sono sull’orlo dell’insolvenza, con un calo delle entrate dell’8,1 per cento. Questo numero rappresenta un aumentato rispetto ai 12.662 del gennaio 2020, prima dell’inizio della pandemia. La situazione è difficile per i ristoratori di Berlino, dove circa 16,5 per cento delle imprese è a rischio di insolvenza.

I bar stanno attraversando una fase particolarmente difficile, con un massiccio calo del 34,5 per cento dei ricavi da bevande registrato negli ultimi quattro anni.