Carlo Calenda ha annunciato che non ha intenzione di volersi candidare alle prossime Elezioni europee. Il leader di Azione ha deciso di puntare su altre figure, che ha definito più capaci soprattutto in alcuni ambiti. Il politico però non ha puntato il dito anche contro il centrodestra, affermando che scoppierà proprio dopo il voto previsto ad inizio giugno 2024.

Calenda non si candiderà alle prossime Elezioni Europee

Calenda, nell’intervista rilasciata ai giornalisti, ha sollevato tante delle problematiche ancora irrisolte dalla destra e dall’attuale governo. A suo giudizio l’esecutivo non fa proprio nulla sul tema della scuola e il recente accordo con l’Albania in tema immigrazione risulta finto.

“Non mi candiderò alle Europee ma presenteremo persone capaci settorialmente. In Europa serve un lavoro per meriti. Il centrodestra ha le sue spaccature ma scoppierà dopo le prossime elezioni Europee. La questione vera è che non riescono a fare niente, non stanno spendendo i soldi del PNRR né rimettendo a posto la sanità. È questo il principale problema dell’Italia”.

Candidatura europea per Schlein? Calenda: “È una sua decisione”

Il leader di Azione non si è soffermato più di tanto sulla possibile candidatura di Elly Schlein, che deve ancora sciogliere definitivamente le riserve in merito:

“È una decisione che spetta ad Elly Schlein. Al Parlamento Europeo si fa un lavoro serio e importante. Vanno presentati i candidati che poi sono disponibili ad andare veramente. Altrimenti la politica poi diventa un gioco. Se poi succede questo non dobbiamo sorprenderci se gli elettori non vanno a votare”

Calenda propone una soluzione sul tema delle autonomie

Sul tema delle autonomie, infine, Calenda ha aggiunto:

“L’autonomia non va a regime finché non si finanziano i lep, che costano tantissimi soldi. Hanno raccontato al Nord Italia che con l’autonomia avrebbero avuto anche quella in tema fiscale. È tutta una grande presa in giro. Allo stesso tempo però si devono togliere le cose che le Regioni fanno male, a partire da tutte le infrastrutture energetiche”.